Liguria, spese pazze. Denunciato Edoardo Rixi (Lega) vice di Salvini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2015 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA
Liguria, spese pazze. Denunciato Edoardo Rixi (Lega) vice di Salvini

Edoardo Rixi e Matteo Salvini (foto Ansa)

GENOVA -La Guardia di Finanza di Genova ha denunciato per peculato i tre esponenti della Lega Nord che siedono in  Consiglio Regionale: Edoardo Rixi, candidato alla presidenza della Regione e vice del segretario Matteo Salvini, Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo. I tre sono anche accusati di falso, per aver “modificato” ricevute fiscali finite tra i giustificativi rimborsati dalla Regione.

E’ l’ennesimo capitolo dell’inchiesta sulle spesa pazze in Consiglio regionale della Liguria che vede già indagate 17 persone. Dopo le mutande verdi dell’ex presidente della regione Piemonte Roberto Cota,  tra le spese rimborsate con soldi pubblici della Lega Nord in Liguria ci sarebbero, secondo le accuse,  viaggi in mete turistiche, ostriche, cene e pranzi nei giorni festivi: spese sostenute nel biennio che va dal 2010 al 2012.

“Sono amareggiato – ha commentato Rixi – ci siamo sempre comportati in modo lineare chiedendo alla Regione cosa si poteva mettere a rimborso e cosa no. Ho seguito le indicazioni dell’Ente”. E attacca: “E’ assurdo che gli accertamenti si siano protratti fino alla campagna elettorale”.

Il caso è sulla scrivania del sostituto procuratore Francesco Pinto, che si occupa da tempo delle spese dei gruppi consiliari e che vede indagati diversi esponenti politici dei vari schieramenti. Il pm dovrà adesso vagliare l’informativa e successivamente decidere se iscrivere i tre nel registro degli indagati, decidendo anche se interrogarli. Tra le spese contestate numerosi viaggi fatti in località turistiche: da Courmayer a Limone Piemonte, passando per Venezia, Pisa e Aosta. I viaggi rimborsati sarebbero stati fatti quasi tutti nei fine settimana o durante le feste, soprattutto a Pasqua.

In mezzo agli scontrini sono finite anche spese di ristorazione: ostriche consumate a Nizza, menù bambini e anche un cenone di capodanno. Oltre a vari pranzi e cene nei giorni festivi come Primo Maggio, 25 Aprile, Ferragosto e Pasqua e Pasquetta. Tra le altre spese contestate anche l’acquisto di strenne natalizie, libri, agendine, bottiglie di spumante e grappe.Le somme vanno da poche centinaia di euro a oltre 10 mila euro.

I 17 indagati. Fino ad oggi sono 17 le persone indagate (fra consiglieri ed ex consiglieri): Roberta Gasco, nuora di Clemente Mastella (ex Udeur e Forza Italia), e Lorenzo Castè (ex Rifondazione) indagati per la legislatura 2005-2010. Poi, gli ex Idv: Nicolò Scialfa, Marylin Fusco, Maruska Piredda e Stefano Quaini. Del Pd Nino Miceli; Rosario Monteleone (Udc, dimessosi da presidente della giunta regionale) e il capogruppo del partito di Casini, Marco Limoncini. E, ancora, Franco Rocca (ex Pdl, oggi Ncd), Alessio Saso (ex Pdl, oggi Ncd); Luigi Morgillo (ex Pdl, oggi Forza Italia); Raffaella Della Bianca (ex Pdl, oggi Gruppo Misto); Aldo Siri (Lista Biasotti) e Antonino Miceli (capogruppo del Pd). All’elenco vanno aggiunti Giovanni Paladini, marito della Fusco ed ex plenipotenziario dell’Idv, ora fuori dal partito come tutti gli altri indagati del partito di Di Pietro partito di Di Pietro in Liguria), Mario Amelotti (tesoriere Pd) e Giorgio De Lucchi (ex tesoriere Idv).