Lo sfogo di Veronica Lario: “Vogliono farmi passare per instabile”

Riccardo Panzetta - Scuola superiore Giornalismo Luiss
Pubblicato il 14 Maggio 2009 - 15:12 OLTRE 6 MESI FA

Isolata e screditata al punto tale da farla apparire come una persona «instabile». Veronica Lario inizia ad accusare il colpo e patisce la guerriglia mediatica messa in campo per abbatterla. Il primo fuoco alle polveri l’aveva dato il quotidiano “Libero” quando spiattellò in prima pagina le foto a seno nudo della Dama di Macherio, all’alba della sua carriera di attrice teatrale.

Il suo j’accuse contro Silvio Berlusconi («Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene») deve essere rimbombata ad Arcore come una dichiarazione di guerra.

E allora le truppe del Cavaliere hanno iniziato a marciare. Alfonso Signorini, dandy-direttore del settimanale “Chi”, ha riciclato in gossip da salotto un caso politico incandescente, pubblicando sul suo giornale le foto della festa di Casoria. «Al capo sono riconoscente, mi ha dato la possibilità di fare uno scoop».

E la chiacchieratissima Noemi, pomo della discordia e causa dello tsunami familiare di casa Berlusconi, è stata offerta ai lettori come «una madonna luminosa, una vergine delle rocce, un sublime erotico proustiano mischiato a un realistico choc pasoliniano». Sdoganamento compiuto, dunque.

E Veronica? La signora si sente un’appestata. «Non mi ha chiamato nessuno. Tranne Confalonieri e Letta». Rintanata nel rifugio di Macherio, si circonda di pochi intimi. Un drappello di persone care cui avrebbe consegnato lacrime e confidenze. «Non me l’aspettavo questa campagna mediatica. Non così. Non in questi termini. Una violenza inaudita».

A tenerla in ansia la preoccupazione di essere bersaglio di «una strategia» denigratoria in grado di farla apparire umorale, capricciosa e facilmente «suggestionabile» da quei «suggeritori della sinistra» che Berlusconi ha indicato come le eminenze occulte ispiratrici della richiesta di divorzio.

Il teorema del presidente del Consiglio, che implicitamente la descrive come burattino nelle mani degli avversari politici, avrebbe profondamente ferito la Lario che, al contrario, non ha mai nascosto la sua personalità decisa e la sua autonomia di giudizio.

Essere stata presa di mira dalle bocche di fuoco mediatiche al servizio del Cavaliere deve aver avuto, per Veronica, il sapore amaro della beffa. «Vogliono descrivermi come poco affidabile, forse per poterlo usare in sede legale», si sarebbe sfogata.

D’altronde dopo aver affondare il colpo, sostenendo che il presidente del Consiglio «frequenta minorenni»,  c’era da aspettarselo. E adesso Veronica è costretta a giocare in difesa, smentendo l’indiscrezione, circolata nei giorni scorsi, secondo cui i figli non sarebbero dalla sua parte. «Non è vero», avrebbe ribadito lei.

Berlusconi, ospite a Porta a Porta, ha smentito le accuse della «signora» di non aver mai preso parte alle feste dei ragazzi. «Ho parlato con i miei figli — ha detto il premier — e mi hanno garantito che non è così. La festa di Barbara a Las Vegas ho contribuito a idearla e finanziarla. Quanto a Luigi e Eleonora, non ricordano di aver fatto feste». Per la serie: mia moglie vaneggia.

E se Giuseppe D’Avanzo su “Repubblica” pone dieci domande a Berlusconi sull’affaire-Noemi, la domanda che molti si pongono è «Perché la signorina Letizia sente il bisogno di confidarci che, per lei, la verginità è importante?».