Lotteria con scontrini fiscali. Idea Renzi anti evasione. Estratte anche spese detraibili

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 24 Ottobre 2016 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
Lotteria con scontrini fiscali. Idea Renzi anti evasione.

Lotteria con scontrini fiscali. Idea Renzi anti evasione.

ROMA – Chiedi lo scontrino, puoi vincere alla lotteria. L’idea del governo, annunciata dal viceministro dell’Economia con delega alle politiche fiscali Luigi Casero è semplice, almeno sulla carta:  “Una lotteria nazionale alla quale partecipare con un codice associato agli scontrini, per incentivare tutti i cittadini a chiederne il rilascio quando comprano qualcosa in un negozio”.

In un’intervista al Corriere della Sera Casero spiega: “l’obiettivo è avviare una sperimentazione nel 2017 per andare a regime l’anno successivo. L’estrazione dovrebbe essere fatta una volta al mese”. La lotteria sarà resa possibile dallo scontrino elettronico, che “funzionerà un po’ come adesso in farmacia: quando compri qualcosa dai il tuo codice fiscale alla cassa e lo scontrino viene comunicato direttamente all’Agenzia delle Entrate”, spiega Casero. “Non dovremo conservare più nulla. Ogni contribuente avrà accesso a un file dove saranno registrati gli acquisti e i relativi codici per partecipare alla lotteria. Si avrà un codice non per ogni acquisto ma per ogni tot di euro spesi. Non abbiamo ancora deciso quanto”.

Sul premio, “vedremo se sarà una somma in denaro o un oggetto. In ogni caso sarà consistente, altrimenti il meccanismo non funziona”, prosegue Casero. Anche per gli esercenti ci sarà un incentivo: “se a far vincere la lotteria è un acquisto fatto nel suo negozio, anche il negoziante avrà un premio”.

Per contrastare l’evasione, arriverà una novità anche per fatture e ricevute: “alla fine di ogni anno, sempre per estrazione, saranno decisi i settori di spesa per i quali sarà possibile detrarre dalle tasse le relative spese”, afferma il ministro. “Si deciderà di consentire la detrazione per spese che oggi non sono detraibili. Quelle per l’idraulico, dico per dire, oppure per l’avvocato. I cittadini saranno incentivati a chiedere tutte le fatture e le ricevute, perché solo alla fine di ogni anno sapranno quali potranno detrarre davvero”.

Opposizioni scatenate: “Renzi si dà al gioco d’azzardo”. Contro l’idea di una lotteria legata agli scontrini fiscali proposta dal viceministro dell’Economia Luigi Casero l’assessore lombardo Viviana Beccalossi è “pronta a scendere in piazza” Secondo Beccalossi, la proposta è infatti un inaccettabile spot renziano a favore dell’azzardo”. “Non gli bastano i nove miliardi di euro che ogni anno introita sulle tasse di slot machine, SuperEnalotto e tutti gli altri giochi proposti da bar e tabaccherie?”, dice sostenendo, che “Regione Lombardia e chi si impegna ogni giorno per contrastare la ludopatia si sentono presi in giro”.

“Se l’idea dovesse realmente prendere quota – ha aggiunto – non esiterò un attimo, con tutte le associazioni che quotidianamente in Italia si occupano di ludopatia, a scendere in piazza per dire ‘no’ all’inaccettabile spot renziano a favore dell’azzardo”. L’augurio è che “il governo Renzi – ha concluso – la smetta di utilizzare il gioco come leva per far quadrare i conti dello Stato

La rabbia di Calderoli. “Ma Renzi pensa che i cittadini siano solo dei fessi da prendere in giro con promesse, falsi slogan e tutto il peggior repertorio dell’imbonitore? Via Equitalia? Peccato che le cartelle emesse restano e poi lo stesso viceministro Zanetti conferma che strutture e personale resteranno immutate. E allora cosa cambia? Semplice, a cambiare sarà solo il nome dell’agenzia di riscossione. Questa la verità”. Lo dice Roberto Calderoli a proposito del decreto fiscale.

“E poi, già che ci siamo – aggiunge – ci vogliono spiegare che senso ha l’annunciata pagliacciata della lotteria degli scontrini? Lotteria dove, tra l’altro, non sanno neppure cosa mettere in palio, come ha spiegato il sottosegretario Casero. Ma possibile che sappiano solo fare giochini da prestigiatore? Per fortuna il 4 dicembre si avvicina e tra sei settimane di questa gente non sentiremo più parlare”, conclude Calderoli.