M5S Roma: 150mila€ multa chi disobbedisce Grillo-Casaleggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2016 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA
M5S: 150mila € multa a chi disobbedisce a Grillo-Casaleggio

M5S: 150mila € multa a chi disobbedisce a Grillo-Casaleggio

ROMA – M5S: 150mila € multa a chi disobbedisce a Grillo-Casaleggio. Chi disobbedisce al codice etico firmato Casaleggio o alla volontà del Direttorio nel Movimento 5 Stelle romano pagherà con l’espulsione e con 150mila euro di multa. Lo scoop de La Stampa che ha intercettato il documento/decalogo di tre pagine circolante nel movimento romano in vista della scelta dei candidati alle elezioni comunali di Roma, suggerisce un mutamento decisivo nel funzionamento della democrazia interna.

“Il candidato accetta la quantificazione del danno d’immagine che subirà il M5S nel caso di violazioni dallo stesso poste in essere alle regole contenute nel presente codice e si impegna pertanto al versamento dell’importo di 150mila euro, non appena gli sia notificata formale contestazione a cura dello staff coordinato da Beppe Grillo e Gianroberto“.

Mutamento della democrazia interna in senso autoritario, quindi: qualsiasi decisione politica, anche dell’eventuale sindaco M5S della capitale nell’esercizio delle sue funzioni, anche nella scelta dei collaboratori, deve essere subordinata all’approvazione di Grillo e Casaleggio. Un commissariamento in piena regola, con tanto di contratto preliminare da sottoscrivere in anticipo e che Roberta Lombardi sta fecendo firmare ai canditati consiglieri.

In ambito lavorativo le chiameremmo “dimissioni in bianco”: il punto 9b che disciplina le sanzioni stabilisce che “il sindaco, ciascun assessore o consigliere assumono l’incarico etico di dimettersi qualora sia ritenuto inadempiente al presente codice con decisione assunta da Beppe Grillo o Gianroberto Casaleggio o dagli iscritti M5S mediante consultazione online”.

Senza contare che la Costituzione non prevede vincoli di mandato e tutela invece la totale agibilità politica di ciascun rappresentante politico eletto. Altro punto controverso, il potere crescente (anche in termini di affari) della piattaforma digitale di Casaleggio.

“Lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni e la partecipazione dei cittadini è il sito www.beppegrillo.it/listeciviche/roma”. In pratica tutto il traffico social o non (e anche i video televisivi dei romani) deve esser convogliato sul sito proprietario, che poi ci guadagnerà in pubblicità secondo il sistema rpm (revenue per mille visualizzazioni). Dalla popolarità, poniamo, di un Di Battista, o di un eventuale sindaco romano, o di un Di Maio, si avvantaggerà economicamente Casaleggio. (Jacopo Jacoboni, La Stampa)