Mafia Capitale, Giuseppe Castiglione (Ncd) salvato dalla maggioranza: no sfiducia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Giugno 2015 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA
Mafia Capitale, Giuseppe Castiglione (Ncd) salvato dalla maggioranza: no sfiducia

Giuseppe Castiglione

ROMA – L’aula della Camera ha respinto le tre mozioni di M5S, Sel e Lega Nord che chiedevano le dimissioni del sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione. I voti favorevoli alla mozione dei grillini stati 108, quelli contrari 304 e gli astenuti 2 astenuti. Quella di Sel ha ottenuto 92 voti favorevoli e 303 contrari, e infine quella del Carroccio 86 sì e 306 no. Contro le mozioni hanno votato Pd, Fi, Scelta civica e Ncd. A favore M5s, Lega e Sel.

Giuseppe Castiglione (Ncd) è indagato per vicende legate all’indagine su Mafia Capitale, e più in particolare per presunte tangenti nella gestione del centro di accoglienza dei profughi di Mineo, in Sicilia. Quello di Castiglione è solo uno dei due casi giudiziari che hanno investito esponenti di Ncd e di conseguenza il Parlamento. L’altro è il deputato Antonio Azzollini (anche lui Ncd), per il quale la procura di Trani ha richiesto l’arresto nell’inchiesta sul crac della clinica Divina provvidenza di Trani. In quella vicenda, il presidente del Pd Matteo Orfini ha detto che “sembra inevitabile un sì all’arresto da parte del Partito democratico”.

Il Pd ha spiegato in aula, attraverso le parole del deputato Andrea Romano, il perché del suo no alle mozioni: “La posizione della mera notizia dell’esistenza di indagini non può essere motivo di sfiducia. Oggi – ha detto Romano – non siamo chiamati a esprimere un verdetto giudiziario, né un giudizio di moralità, né un giudizio sul curriculum del collega. La valutazione del Pd è di non frapporre alcun ostacolo al lavoro della magistratura e di valutare se le funzioni di sottosegretario siano indebolite dallo svolgimento dell’indagine. Ci troviamo a discutere e valutare l’esistenza di limiti che possono rendere inefficace l’operato di Castiglione nel governo”. Limiti, a detta del Pd, attualmente inesistenti.