Manovra, i Comuni dicono ‘no’ e chiedono un tavolo con il governo

Pubblicato il 15 Luglio 2010 - 14:52 OLTRE 6 MESI FA

Sergio Chiamparino

I Comuni esprimeranno in Conferenza Unificata parere negativo sulla manovra. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, al termine del Consiglio nazionale dell’Associazione dei Comuni anticipando quanto è scritto in un ordine del giorno che è stato approvato dall’assemblea dei sindaci con l’astensione di sei amministratori (Udc e Rifondazione comunista).

”Proprio per questo – ha spiegato Chiamparino – abbiamo fatto un accordo che ci permetta di verificare entro ottobre se la manovra può essere cambiata”. Nell’ordine del giorno approvato dal consiglio dell’Anci i Comuni esprimono parere negativo sulla manovra ”da trasferire in Conferenza unificata” e approvano l’accordo già firmato con il Governo, sollecitandone la sua applicazione. Sempre nell’ordine del giorno ”in simmetria con quello che è stato approvato oggi dalla Conferenza delle Regioni, i Comuni poi chiedono un tavolo con Governo, Regioni e Province per governare la fase di attuazione – ha detto ancora Chiamparino – del federalismo fiscale”. Entrando più nel merito della posizione elaborata oggi dalle Regioni, Chiamparino ha detto di ritenerla positiva, proprio perchè è ”uguale a quella assunta dai Comuni”.

Le Regioni oggi hanno fatto un parziale dietrofront sulla manovra, annunciando che non riconsegneranno le deleghe, fiduciosi nel fatto che il dialogo col governo avrà esito “pienamente positivo”. Le Regioni hanno però chiesto al Governo “di aprire immediatamente un tavolo per accelerare la piena attivazione del federalismo fiscale e costruire un percorso condiviso per riequilibrare la ricaduta dei tagli sotto il profilo quantitativo e qualitativo” previsti dalla manovra.