Manovra, opposizione boccia. Bersani: “Roba da Dottor Stranamore”

Pubblicato il 6 Luglio 2011 - 20:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 6 LUG – Giulio Tremonti finisce nel mirino di tutte le opposizioni per la manovra, con Pier Luigi Bersani che lo paragona al Dottor Stranamore e l'Udc che lo attacca per l'impatto che il decreto avra' sulle famiglie. Il ministro dell'economia reagisce ribadendo le ragioni dell'intervento di finanza pubblica e aprendo cautamente alla modifiche, purche' queste non modifichino i saldi complessivi.

Appena si sono spente le luci nella sala conferenze del Tesoro, in cui Tremonti ha illustrato la manovra, il segretario del Pd Bersani ha attaccato: ''Siamo davanti ad una manovra da dottor Stranamore. Si parla di miliardi come fossero noccioline. Una manovra inaccettabile per l'enorme carico sociale che determina''.

In particolare al leader Pd non e' andata giu' la chiusura da parte di Tremonti alla richiesta sua e di Pierferdinando Casini di trasformare il decreto in un disegno di legge, pur con l'impegno delle opposizioni di approvarlo entro il 30 settembre: ''E' inaccettabile – ha detto Bersani – che venga discussa in tre settimane con colpi di mano e voti di fiducia mentre anche il capo dello Stato propone un'ampia discussione''.

Analoga la richiesta dell'Udc Gianluca Galletti: ''alla luce delle parole di oggi del presidente Napolitano, che auspica un 'confronto realmente aperto' sulla manovra, l'appello a trasformare il decreto in disegno di legge comune diventa ancora piu' stringente. Il governo non lasci cadere nel vuoto questa proposta nell'interesse generale''.

Ma soprattutto piovono critiche di merito sui contenuti della manovra. Il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, ha sottolineato che i tagli a Comuni ed Enti locali implicheranno ''minori servizi e piu' costi'' per le famiglie. Su questo concorda Beppe Fioroni, responsabile Welfare del Pd: ''il governo cala una mannaia insostenibile e sbagliata''. E anche la tassa di 380 euro sui depositi titoli, ha detto Casini, andra' a colpire non i grandi investitori, ma i piccoli, e cioe' le famiglie; Critica questa ripresa dal Democrat Francesco Boccia, che parla di una ''patrimoniale indecente ed iniqua''.

''Ora – ha rincarato Casini – nessuno venga a dirci che il governo non mette le mani in tasca agli italiani. E lo ha fatto colpendo i soliti noti, cioe' il ceto medio'' mentre avrebbe dovuto toccare semmai rendite finanziarie e grandi patrimoni: ''nei momenti di crisi chi piu' possiede piu' deve dare''. Tremonti ha incassato ma ha cautamente aperto alle modifiche, purche' a saldi invariati. Il ministro ha parlato proprio della tassa sui depositi: ''se ci sono idee diverse a saldi invariati, sono da prendere in considerazione''. Ma poi una nota di scetticismo: ''se ci sono proposte noi siamo ben lieti; ma per esperienza e' piu' una speranza che una certezza''.