Manovra: taglio del 10% all’indennità dei parlamentari, 550 euro in meno al mese

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 12:36 OLTRE 6 MESI FA

Subito ma decisamente pochi. Un taglio equivalente al 10% dell’indennità di deputati e senatori: è questa la misura stabilita dai questori di Camera e Senato in relazione alla riduzione delle spese prevista dalla manovra economica. La misura, si apprende dall’Ansa, dovrà essere ratificata dagli uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama la prossima settimana.

Il taglio, è stato deciso, verrà calcolato sull’indennità. Per i deputati l’indennità ammonta a 5.486,58 euro nette al mese per 12 mensilità: il che vuol dire che ai deputati il taglio costerà circa 550 euro al mese.

Quanto al personale di Camera e Senato, viene recepito il taglio del 5% e del 10% previsto dalla Manovra, ed è stato deciso il blocco triennale dei meccanismi di adeguamento automatico degli stipendi, e il limite pensionistico è stato elevato a 60 anni per le pensioni di anzianità.

Alle scelte si è giunti dopo due lunghe riunioni congiunte di Camera e Senato, tenutesi tra martedì pomeriggio e mercoledì mattina. Tale misura era già stata ridotta (dall’art. 1, comma 52, della legge 23 dicembre 2005, n. 266) durante la finanziaria del 2006.

L’importo mensile – che, a seguito della delibera dell’Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% – è pari a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75).