Massimo D’Alema contro magistrati: “Si delegittimano da soli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Aprile 2015 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA
D'Alema contro magistrati: "Si delegittimano da soli"

D’Alema contro magistrati: “Si delegittimano da soli”

ROMA – Massimo D’Alema se la prende con i magistrati: “Si delegittimano da soli”. Il suo nome è finito nell’ordinanza d’arresto degli indagati per le tangenti a Ischia, lui che non è indagato. E’ finito così sui giornali pur non essendo coinvolto in un’indagine, come per altro successo ad altri politici prima di lui, Maurizio Lupi il caso più recente. Giovanni Bianconi del Corriere della sera lo intervista:

“Si parla di un’ipotesi di reato, tutta da dimostrare, in cui io non c’entro. Non c’era alcuna necessità di utilizzare intercettazioni fra terze persone, senza valore probatorio, dove si parla di me de relato. Allora mi viene il sospetto che ci sia un motivo, per così dire, extra-processuale”.

Sarebbe a dire? “Dubito che la notizia dell’arresto del sindaco di Ischia e qualche suo presunto complice sarebbe finita sulle prime pagine dei giornali, se nell’ordinanza non fossero stati citati D’Alema, Tremonti, Lotti o qualche altro personaggio di richiamo. Ma se questa fosse la logica che ha ispirato i magistrati, ci sarebbe da preoccuparsi. Non per me, ma per il funzionamento della giustizia. Anche perché negli ultimi tempi si sono susseguite diverse assoluzioni che hanno sconfessato le indagini, soprattutto nei confronti di amministratori locali addirittura arrestati. Se le inchieste avessero l’obiettivo di una più efficace ricerca delle prove, anziché di qualche forma di pubblicità, credo sarebbe più utile alla giustizia e alla moralità pubblica”.

Poi chiama in causa l’associazione magistrati e il Csm:

“Io non delegittimo nessuno. Sono stato a lungo indagato e sempre prosciolto, anche quando avevo responsabilità di governo. Un pm ha dovuto risarcirmi per i tempi troppo lunghi di accertamento della verità, a spese dei contribuenti, come credo che per altre ragioni sia capitato pure al pm di Napoli titolare di questa indagine. Credo però che l’organo di autogoverno della magistratura, il Csm, ma anche l’Associazione magistrati, dovrebbero esercitare una maggiore vigilanza affinché certe misure non siano superate e la magistratura non si delegittimi da sola. Non ritengo legittimo un uso delle intercettazioni come quello che è stato fatto nei miei confronti”.