Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta, sospeso con Legge Severino

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2015 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta, sospeso con Legge Severino

Massimo Mallegni

PIETRASANTA (LUCCA)  –  Dopo Luigi De Magistris e Vincenzo De Luca la legge Severino colpisce anche il sindaco forzista di Pietrasanta. Massimo Mallegni, berlusconiano di ferro e amico personale di Silvio Berlusconi, venuto in Versilia per sostenerlo nella campagna elettorale, è stato sospeso dal prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro dopo la vittoria raggiunta nel ballottaggio del 14 giugno scorso che lo aveva visto superare il candidato del centro sinistra Rossano Forassiepi.

La notifica del provvedimento è arrivata al neosindaco nel pomeriggio di venerdì, ma è già pronto il ricorso. “Lunedì prossimo presenteremo subito ricorso al tribunale di Firenze”, ha affermato il suo legale, l’avvocato Sandro Guerra.

Ex socialista passato a Forza Italia, Massimo Mallegni, 47 anni, prima della vittoria nella scorsa tornata elettorale, era già stato sindaco strappando nel 2000, dopo un trentennio, il governo della città al centrosinistra. Fu riconfermato alla guida della cittadina della Versilia cinque anni dopo, ma nel 2006 finì in carcere con accuse pesanti da cui due anni fa era stato assolto insieme ad altri imputati.

L’indagine scattò in seguito ad alcuni esposti che denunciavano irregolarità nell’attività dell’ufficio urbanistica. Più di recente era stato assolto anche al processo per la multa ad un’auto blu del Comune che, secondo l’accusa, l’allora primo cittadino voleva far annullare dai vigili urbani: il sindaco avrebbe chiesto di annullare la contravvenzione, ma l’allora comandante dei vigili urbani del Comune, Antonella Manzione, si rifiutò.

“Restava una condanna, sospesa con la condizionale, per un reato minore, un abuso d’ufficio”, spiega ora l’avvocato Sandro Guerra. “Condanna, per un reato comunque già prescritto, – aggiunge il legale -, contro la quale avevamo presentato appello. L’udienza, già rinviata, doveva tenersi il 30 giugno scorso e invece è stata rinviata nuovamente, d’ufficio, al 30 giugno 2016. E il giorno dopo, 1 luglio, uno ‘zelante’ cancelliere ha inviato gli atti al prefetto che, altrettanto velocemente ha applicato la Severino. Complimenti a tutti per la rapidità. Evidentemente quando si vuole le cose si fanno veloci anche in Italia”.

Ora Mallegni, pur affermando di avere fiducia nella giustizia, dice di sentirsi “un perseguitato” pur non facendo paragoni con l’ex Cav. In occasione del comizio in sostegno del candidato del centrodestra, Berlusconi aveva scherzato: “Come si sta in carcere?”. “Si mangia 3 volte al giorno” aveva risposto sempre scherzando Massimo Mallegni.