Matteo Renzi: “Abbassare i toni”. Susanna Camusso: “Abbassa tu i manganelli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Ottobre 2014 - 10:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Matteo Renzi: “Abbassare i toni”. Susanna Camusso: “Abbassa tu i manganelli”. Se Matteo Renzi chiede di abbassare i toni, dopo gli scontri e le cariche della polizia di ieri contro gli operai di Terni in piazza Indipendenza, Susanna Camusso risponde a brutto muso chiedendo invece a Renzi “di abbassare i manganelli dell’ordine pubblico”. L’intervista a Radio Anch’io su Radio 1 del segretario della Cgil segnala come la contrapposizione governo-sindacati resti ancora oltre i limiti di guardia.

Renzi incontra sindacati e Ast a Palazzo Chigi. “Non vogliamo fare a meno del sindacato nelle trattative sindacali”, ha dichiarato il premier Renzi, durante l’incontro convocato tra i sindacati e il governo a Palazzo Chigi. “L’imperativo morale è portare a casa la vertenza Ast”, ha aggiunto il premier, che si impegna a “dare garanzie sul piano industriale di Terni. Vi chiedo un confronto serio, nel merito, su Terni”. Per il premier, poi, è fondamentale evitare strumentalizzazioni: “Parliamoci chiaro: io non consentirò di strumentalizzare Terni. Imperativo morale è chiudere la vicenda. Le discussioni politiche le lasciamo fuori da qui”.

All’incontro, che si tiene a Palazzo Chigi, partecipano inoltre, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il leader della Fiom, Maurizio Landini (ritratto su Instagram dal portavoce di Renzi, Filippo Sensi, e linkata sul suo profilo Twitter, @nomfup.

La tensione, nonostante gli auspici di Renzi, è già politicizzata tanto che la questione dell’ordine pubblico è giunta anche in Parlamento: bersaglio delle opposizioni è il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Stamattina il premier Renzi lo ha chiamato perché si faccia carico di accertare prontamente la verità sui fatti di ieri. Oggi pomeriggio il responsabile del Viminale è atteso alla Camera dove ricostruirà quanto è successo.

Sel raccoglie firme per mozione di sfiducia contro Alfano. I deputati di Sel stanno nel frattempo raccogliendo le firme per una mozione di sfiducia individuale nei confronti di Alfano: per regolamento servono alla Camera 63 voti (10% dei parlamentari), i voti di Sel sono 26, ma potrebbero bastare una quarantina di voti 5 Stelle.

Il mistero della telefonata Renzi-Landini. Sempre a proposito di scontri, un piccolo mistero riguarda la presunta telefonata tra il leader Fiom Maurizio Landini e Matteo Renzi. Landini ha ribadito ieri che “abbiamo avuto contatti con il sottosegretario Delrio, e attraverso di lui con il ministro dell’Industria: non abbiamo avuto contatti con altri”.

Ma, sempre ieri, fonti di Palazzo Chigi confermavano che il premier Matteo Renzi ed il leader Fiom Maurizio Landini si erano sentiti per telefono. Per la precisione, sostengono le stesse fonti, Landini ha chiamato Renzi, senza ottenere risposta, alle 16.25. Renzi ha poi risposto, tramite centralino, alle 17.19. Renzi e Landini, sostengono fonti di Palazzo Chigi, hanno avuto anche uno scambio di sms alle 15.07, alle 16.35 e alle 18.41.