Marchionne vs Renzi: “Sindaco di una città povera e piccola”. Firenze s’offende

di Daniela Lauria
Pubblicato il 10 Ottobre 2012 - 20:01 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – E’ polemica tra il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, e l’ad Fiat, Sergio Marchionne. Da Bruxelles il numero uno del Lingotto ha risposto duramente alle parole del candidato alle primarie del centrosinistra. “E’ solo il sindaco di una piccola e povera città“, ha detto. Renzi nei giorni scorsi aveva per primo attaccato Marchionne, rinfacciandogli di aver cambiato idea sulla strategia di investimenti in Italia, e accusandolo di aver preso in giro gli italiani.

Parlando a margine di una tavola rotonda sulla mobilità a Bruxelles, Marchionne era partito sulla difensiva: “Non è vero che sono un bugiardo, Matteo Renzi pensa di essere Barack Obama, ma è la brutta copia di Obama: ha parecchia strada da fare prima di arrivare a essere come Obama…è solo il sindaco di una povera cittadina”.

Punti sul vivo, insieme al sindaco si sono sentiti centinaia di fiorentini e di italiani. Guai a toccare la culla del rinascimento, per questo a dozzine postano su Facebook e Twitter, le più belle foto della città e di tutti i suoi monumenti, con commenti sardonici alle parole dell’amministratore delegato.

Da Facebook è arrivata anche la replica del sindaco che stizzito scrive: “Marchionne dovrebbe sciacquarsi la bocca prima di parlare di Firenze“. E ancora: “Vorrei dire all’ingegner Marchionne che è liberissimo di pensare che io non sia un politico capace. Ma prima di parlare di Firenze, città che ha dato al mondo genio e passione, faccia la cortesia di sciacquarsi la bocca, come diciamo in riva d’Arno. Attacchi pure me, ma che senso ha offendere una città che si chiama Firenze e i suoi abitanti?”

Pistoiese di nascita, nonché ex presidente della regione Toscana, anche il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, si sente chiamato in causa. Dalla sua pagina Facebook all’ad dice: “Capisco che Marchionne frequenti più gli Stati Uniti che l’Italia ma ciò non giustifica la battutaccia su Firenze. grande per ricchezza di storia, di cultura e d’arte. E’ conosciuta e amata nel mondo: dispiace che non lo sia dall’ad di Fiat. Ciò forse spiega tante altre cose”.

La querelle riunisce tutti sotto l’ombrello dell’orgoglio nazionale. Il segretario Pd Pier Luigi Bersani, ribatte su Twitter: “A Marchionne dico: basta dichiarazioni che sviliscono l’Italia. Firenze è una delle città più belle del mondo ed è nel cuore di tutti gli italiani. E’ ora di misurare le parole”.

Pochi istanti dopo ecco che arriva anche il tweett di un fiorentino doc, Leonardo Pieraccioni: “Marchionne quando ha detto ‘è piccola, povera’ parlava davvero di Firenze o era il nuovo slogan per la Punto?”.

La consigliera comunale di Fli, Bianca Maria Giocoli, non sente ragioni e passa al contrattacco: “Marchionne chieda scusa a Firenze. Ma come si permette uno che è nato a Chieti di dire che Firenze è una piccola e povera città. Si vergogni”. “Marchionne gobbo”, scrivono alcuni, altri “Marchionne chetati”.

E mentre la rete si scatena, in difesa di Firenze e del suo sindaco, scende in campo anche il terzo sfidante alle primarie del centrosinistra: il governatore della Puglia Nichi Vendola, parla di “parole insensate di Marchionne contro una città che incarna a livello universale i valori di civiltà, di bellezza, di cultura sono rivelatrici di quello stile padronale volgare che i lavoratori hanno potuto purtroppo sperimentare sulla loro pelle nel corso di questi anni nella vita quotidiana negli stabilimenti del gruppo Fiat”. “Sono vicino – prosegue Vendola – ai cittadini e alle cittadine di Firenze e al suo sindaco, Matteo Renzi. Firenze continuerà a rappresentare per tutti noi una risorsa di democrazia per tutto il Paese”.