Brambilla contro Repubblica: sul canile di Lecco “falsità pre elettorali”

Pubblicato il 23 Luglio 2012 - 20:35 OLTRE 6 MESI FA
Michela Vittoria Brambilla (LaPresse)

Chiuso perché non a norma, troppo vecchio e angusto, il canile di Lecco gestito dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla? La Brambilla, animalista convinta che solo pochi giorni fa esultava per la chiusura del “lager di Green Hill”, rappresentante della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente e presidente della Leida, Lega italiana per la difesa degli animali, smentisce tutto e annuncia querela contro Repubblica, il giornale più autorevole ad aver dato la notizia, che però è stata rilanciata da molti quotidiani e siti, da Lecco Notizie a Il Fatto Quotidiano. Ecco la versione della Brambilla:

“Si parla di elezioni e “Repubblica” cerca di mettere in campo i soliti attacchi politici al centrodestra, privi di fondamento. Questa volta lo ha fatto pubblicando un articolo che contiene una serie di falsità scritte ad arte per cercare di gettare discredito su di me e sulla mia attività in favore egli animali, come ad esempio la chiusura del canile della mia città. Si tratta di un chiaro autogol per il quotidiano, che sarà ora chiamato a risponderne in sede giudiziaria, peraltro dichiaratamente ispirato dalla presidente di una sedicente associazione animalista “Freccia 45″, già oggetto di querele per diffamazione da parte mia e alla quale sono stati notificati due avvisi di conclusione delle indagini per diffamazione nei confronti miei e dell’Asl di Lecco”.

“Il canile di Lecco è infatti aperto, in regola, perfettamente funzionante e nessun rilievo è mai stato fatto, ne oggi ne in passato, alla gestione degli animali affidata alla Le.I.D.A.A. , l’associazione di cui sono presidente. Per tale ragione ho dato mandato ai miei legali di procedere contro Repubblica per l’articolo pubblicato oggi e contro tutte le eventuali altre testate giornalistiche, anche on line, che intenderanno riprenderne il contenuto. E preciso fin d’ora che devolverò interamente la somma di risarcimento del danno subito agli stessi cagnolini ospiti della struttura cittadina”.

Questa la ricostruzione dei fatti dell’ex ministro Brambilla:

“Il Comune di Lecco, proprietario del canile e unico responsabile della struttura e dei suoi requisiti strutturali – spiega Michela Vittoria Brambilla – ha affidato nel 2004 la sola gestione degli animali ricoverati alla associazione animalista di cui sono presidente. Questo contratto aveva la durata di 7 anni (dal 2004 all’inizio del 2011) e prevedeva un rimborso spese assolutamente inadeguato (circa 1 euro a cane al giorno). Pertanto si è reso necessario da parte mia, sostenere in prima persona la maggior parte delle spese per il personale, le cure veterinarie degli animali, l’alimentazione e via dicendo. Allo scadere della convenzione, il comune di Lecco (sindaco pd) invece di realizzare una nuova gara di appalto per l’affido della struttura, ha voluto predisporre ben due proroghe (la seconda scade nel novembre 2012) affinché la Le.I.D.A.A. continuasse a gestire gli animali del canile e alle stesse inaccettabili condizioni economiche”.

“Lo ha fatto, peraltro senza nemmeno chiedere all’associazione un preventivo assenso, in ragione dell’ottima gestione dei cani ricoverati, certificata regolarmente dai verbali Asl e dagli altri organismi di controllo. Il Comune di Lecco ha quindi chiesto ed ottenuto dalla regione Lombardia un finanziamento per ristrutturare il suo datato canile municipale, adeguandolo ai requisiti previsti dalle nuove normative regionali e a breve comincerà tale opera. Il canile di Lecco è quindi aperto, perfettamente funzionante e nessun rilievo è mai stato fatto, né oggi né in passato, alla gestione degli animali affidata alla Le.I.D.A.A. Per tale ragione, – conclude Michela Vittoria Brambilla – ho dato mandato ai miei legali di procedere contro Repubblica per diffamazione e contro tutte le eventuali altre testate giornalistiche, anche on line, che intenderanno riprenderne il contenuto.”