Michele Emiliano, Csm: “Non poteva candidarsi a leader del Pd”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2017 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA
Michele Emiliano, nuova contestazione del Csm per la candidatura a leader Pd

Michele Emiliano, nuova contestazione del Csm per la candidatura a leader Pd

ROMA – Michele Emiliano, nuova contestazione del Csm per la candidatura a leader Pd. La Procura generale della Cassazione ha rivolto una nuova contestazione al governatore della Puglia Michele Emiliano nell’ambito del procedimento disciplinare a suo carico davanti al Csm. Ha per oggetto la sua candidatura alla segreteria del Pd. L’annuncio della nuova iniziativa a carico di Emiliano è stato dato in apertura del procedimento dal sostituto Pg della Cassazione Carmelo Sgroi e si riferisce al fatto che, candidandosi alla segreteria del Pd, Emiliano avrebbe di nuovo violato il divieto per i magistrati di iscriversi ai partiti politici. Si tratta della stessa accusa di cui Emiliano deve già rispondere per essere stato segretario e presidente del Pd della Puglia.

Se ne parla dopo le primarie Pd, processo rinviato all’8 maggio. “L’iniziativa è a garanzia dell’incolpato” ha detto Sgroi, mentre il difensore di Emiliano, Armando Spataro, prendendone atto, ha chiesto il rinvio al termine previsto dalla legge. Il processo disciplinare a carico di Emiliano è rinviato all’8 maggio, dopo le primarie del Pd. La seduta del Csm si è conclusa quindi con un rinvio, se ne riparla tra un mese. “Tutto tranquillo- dice il presidente della Regione – sono le regole del processo”.

Emiliano si difende chiamando nove magistrati “scesi” in politica. Chiamare a deporre come testimoni nove magistrati che hanno scelto la politica e che sono “in una posizione assimilabile a quella di Michele Emiliano”. E’ la richiesta avanzata dalla difesa del governatore pugliese, candidato alla segreteria del Pd, nel processo disciplinare che lo vede incolpato dell’accusa di aver violato il divieto per i magistrati di iscriversi ai partiti politici.

In particolare, il procuratore di Torino Armanda Spataro, che difende Emiliano, ha chiesto di convocare i parlamentari Felice Casson, Doris Lo Moro, Stefano Dambruoso e Donatella Ferranti, presidente della Commissione Giustizia della Camera, l’ eurodeputata Caterina Chinnici, il ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, i sottosegretari Cosimo Ferri e Domenico Manzione e l’assessore della Regione Sicilia Vania Contrafatto.

Alla richiesta della difesa, si è opposto il sostituto pg della Cassazione Carmelo Sgroi, spiegando che l’oggetto del procedimento a Emiliano ha un “perimetro preciso”, mentre “su altre posizioni sono in corso accertamenti preliminari che hanno incidenza sulla posizione di Emiliano”. La Sezione disciplinare si è ritirata in camera di consiglio per decidere sia sulla richiesta di rinvio per la nuova incolpazione a carico di Emiliano, sia sulla richiesta dei testimoni.