Migranti: il Governo sta per bloccare i porti alle Ong straniere. 12mila sbarchi in 48 ore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Giugno 2017 - 21:02| Aggiornato il 29 Giugno 2017 OLTRE 6 MESI FA
Migranti: il Governo sta per bloccare i porti alle Ong straniere

Migranti: il Governo sta per bloccare i porti alle Ong straniere

ROMA – Migranti: il Governo sta per bloccare i porti alle Ong straniere. Il governo italiano sta valutando la possibilità di negare l’approdo nei porti italiani alle navi che effettuano salvataggi dei migranti davanti alla Libia ma battono bandiera diversa da quella del nostro Paese. Lo si apprende da fonti governative rilanciate da un’Ansa del primo pomeriggio, secondo le quali è ormai “insostenibile” che tutte le imbarcazioni che operano nel Mediterraneo centrale portino le persone soccorse in Italia.

È insostenibile, viene spiegato a motivare il passo italiano, che tutte le navi che fanno operazioni di salvataggio approdino in Italia. Il momento è di grave emergenza: solo nelle ultime 48 ore sono sbarcati, cioè fatte approdare sulle coste italiane, più di 12mila migranti su 22 navi. Tutto ciò appunto – rilevano il Governo e soprattutto il ministro dell’Interno Minniti costretto a un ritorno precipitoso da Washington per monitorare la situazione – concorre a giustificare la misura estrema di negare l’autorizzazione all’approdo nei porti nazionali per le navi che non battono bandiera italiana e non facciano parte di missioni europee.

La misura serve anche a sensibilizzare l’Unione europea finora più controparte riottosa che partner leale e collaborativa: salvataggi e accoglienza, questo il senso, non possono essere disgiunti e dunque il contributo dell’Ue non dovrà limitarsi alle operazioni di soccorso in mare. L’eventuale blocco dei porti italiani riguarderebbe non solo le navi delle Organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo centrale ma anche le unità navali inserite in Frontex, l’Agenzia cui spetta il controllo delle frontiere esterne dell’Ue, e in Eunavformed, l’operazione che ha il compito di contrastare nel canale di Sicilia i trafficanti di esseri umani, alla quale partecipano 25 nazioni europee.

La situazione è davvero al limite, finora sono sbarcati sulle nostre coste 70 mila migranti, e, considerato che si registra il 26 per cento in più degli arrivi del 2016 (anno in cui arrivarono 180 mila persone ) la stima entro la fine dell’anno si aggira intorno ai 230 mila sbarchi. Al momento ci sono 90 mila persone pronte a partire dalla Libia nei prossimi tre mesi che sono i più comodi, per le condizioni climatiche e del mare, alla traversata di chi parte verso la terra promessa. (Grazia Longo, La Stampa)