Ministro Massimo Bray: “Fondi e personale necessari per Colosseo e Pompei”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Luglio 2013 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA
Ministro Massimo Bray: "Fondi e personale necessari per Colosseo e Pompei"

Ministro Massimo Bray: “Fondi e personale necessari per Colosseo e Pompei” (Foto LaPresse)

ROMA – Fondi e personale: queste le risorse necessarie a Colosseo, Pompei e negli altri luoghi d’arte e monumenti secondo il ministro Massimo Bray. Il ministro per i Beni Culturali ha spiegato al Messaggero che i monumenti italiano sono “i nostri migliori biglietti da visita” e che servono nuove assunzioni, dopo 5 anni in cui il budget del ministero si è ridotto di due terzi.

Il ministro Bray ha spiegato al Messaggero:

“I monumenti simbolo sono i nostri migliori biglietti da visita agli occhi del mondo intero. Negli ultimi cinque anni il bilancio del ministero dei Beni culturali si e’ ridotto di due terzi. Occorre fare ripartire le assunzioni. Nei siti archeologici, nei musei, negli archivi e nelle biblioteche, soltanto per la vigilanza, abbiamo bisogno di duemila persone che non ci sono”.

Parlando poi della situazione a Pompei, il ministro Bray ha dichiarato al Corriere della Sera:

“Quando rimasi fermo sulla Circumvesuviana capii ciò che già in fondo sapevo: che i problemi di Pompei vanno ben oltre Pompei. Per uscire dalla situazione di difficoltà sono necessarie scelte operative. Col governo adotteremo un piano complessivo ma sono benvenute le donazioni liberali”.

Dunque Bray non nasconde di essere aperto a fondi privati per garantire la cultura, e il ministro al Mattrino spiega che i fondi privati ”farebbero molto comodo”, ma ”serve costruire dei modelli precisi di collaborazione pubblico-privato”, con ”regole chiare”. Il ministro, parlando di Pompei, ha poi aggiunto:

“Entro il 2015 bisogna far partire i 39 cantieri previsti. I cinque del primo lotto sono già avviati. Altri due sono fermi per l’assenza di trasparenza delle ditte appaltatrici”.

La sfida per la salvaguardia della cultura, spiega infine Bray all’Unità, va affrontata dal governo riunito:

“I soldi devono arrivar, è un problema di credibilità mia e del governo”.