Mirabello. Festa Tricolore da successo di Almirante a flop di Fini…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Settembre 2013 - 09:32 OLTRE 6 MESI FA
Mirabello. Festa Tricolore da successo di Almirante a flop di Fini...

Gianfranco Fini sul palco della Festa Tricolore nel 2010 (Foto LaPresse)

FERRARA – Gianfranco Fini non ci sarà “al 50%”e la tradizionale Festa Tricolore di Mirabello, la festa della destra politica italiana, rischia di diventare un flop. Da evento clou degli anni del Movimento sociale italiano guidato da Giorgio Almirante a festa semideserta negli anni di Futuro e Liberà e Fini, senza destra né politici, scrive Gabriele Villa su Il Giornale.

Mirabello è il luogo simbolo della destra italiana dal 1982, scrive Villa, ma la Festa Tricolore nel 2013 sarà orfana anche di Fini, che nel 2010 da quel palco annunciava la fine del Pdl e l’inizio del suo Futuro e Libertà, Fli, partito sconfitto alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013:

” Già, Fini. In fondo è proprio lui il protagonista di questa «Festa» numero 32. Perché lui, per la prima volta, non ci sarà. Se è vero, come è vero che non ha contribuito a risollevargli il morale, contestualmente alle batoste elettorali, la sfuriata di Donna Assunta, vedova Almirante, che parlò senza troppo perifrasi del tradimento del vecchio rampollo del Msi («Offende la memoria di Giorgio: Fini non ha alcuna ragione di tornare a Mirabello»), è anche vero che Gianfri, non aggiorna da settimane il sito personale né concede più interviste. Si nasconde dietro una cortina di silenzio perché ha fallito in tutto”.

L’invito ufficiale dagli organizzatori della gesta è comunque arrivato, come ha confermato Vittorio Lodi, fondatore dell’evento, a Il Giornale:

” «Gli ho parlato e sarà lui a decidere se venire oppure no. Al momento è al 50 per cento». Ma Fini e i suoi flop resteranno, questo è fuor di dubbio, al centro del dibattito ufficiale e non ufficiale da qui a domenica, quando il modesto rassemblement si concluderà perché La Russa, Alemanno e Storace, che dovrebbero presentarsi sul palco di Mirabello, non risparmieranno critiche all’ex «leader» per la caduta verticale della destra italiana”.