Grillo: “Mps: dopo David Rossi (lo hanno buttato?) chi?”

Pubblicato il 6 Aprile 2013 - 17:17| Aggiornato il 19 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA  – Beppe Grillo spara nel mucchio a Siena. In un post pubblicato sul suo blog, dal titolo “il silenzio sul Monte dei Paschi di Siena”, fa riferimento anche alla vicenda del suicidio di David Rossi il capo della comunicazione della banca: ‘Da quando, David Rossi si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio dell’Mps dopo una lunga telefonata, sulla città è  calata una cappa che si taglia con il coltello. Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l’ultima vittima”.

Il leader M5s denuncia il ”silenzio” calato sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena che a suo avviso ”deve essere nazionalizzata”. Va inoltre avviata, dice sul suo blog, una azione ”per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca” e annuncia anche qui che “Il MoVimento 5 Stelle partecipera’ alle elezioni comunali” nella città.

”Che silenzio – attacca Grillo – c’è su Siena”. ”L’informazione nazionale – aggiunge – ha seppellito l’affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno 20 miliardi di euro. Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma”.

”I poteri che hanno gestito la distruzione del MPS – prosegue – devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di MPS, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura”.

”La vicenda MPS – scrive ancora Grillo – assomiglia sempre più a quella del fallimento del Banco Ambrosiano in cui c’era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, IOR, massoneria. Forse l’MPS ne è la replica, se è così lo scopriremo in un prossimo futuro. Nel 2012 il MPS ha perso 3,17 miliardi contro i 2 attesi. Monti ha prestato 3,9 miliardi a MPS per tenerla in vita (pari all’IMU, ndr) che non potranno essere restituiti prima del 2019 e fino ad allora non potrà dare dividendi. Il suo valore di borsa è crollato e nei giorni scorsi sono stati ritirati alcuni miliardi dai depositi, una fuga che puo’ diventare inarrestabile e trasformare la banca in un guscio vuoto”.

”Nel frattempo – dice ancora – si preparano le ‘ristrutturazioni’, anticamera dei licenziamenti di massa dei dipendenti. Di fronte a sé Mps ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). Mps deve essere nazionalizzata e avviata una azione di responsabilita’ per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca.

In fondo al post, l’annuncio che M5s si presenterà alle elezioni della città toscana.