Vendola-D’Alema, attacco a Monti su Mps. Lui: “Avversari, come la Cgil”

Pubblicato il 26 Gennaio 2013 - 13:27| Aggiornato il 7 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nichi Vendola e Massimo D’Alema, attacco incrociato a Mario Monti sulla vicenda Mps. E lui ribatte, a distanza, sottolineando come Vendola sia un avversario. E soprattutto come sia “preoccupato” per l’influenza della Cgil sul Pdl.

Il succo è, per usare le parole di Vendola: ”Gli amici di Mussari stanno con Monti”, quindi “taccia”. Il riferimento a cose o persone non è affatto casuale ed è la replica a quanto detto da Monti 24 ore prima: “Il Pd c’entra nella questione Mps“. D’Alema e Vendola, spesso divisi negli ultimi anni, ora vanno all’unisono contro l’ex premier.

Vendola è stato il più duro dei due: “Monti si deve rassegnare, perderà queste elezioni e non riuscirà a diventare la badante di Bersani”. Vendola ha proseguito: “Monti ha rivelato il suo sentimento genuino di uomo di destra” e “l’apertura al Pdl delle ultime ore è emblematica”. “Per Monti vale il titolo di un vecchio libro di Susanna Tamaro ‘Va dove ti porta il cuore'”.

E ancora: “Guardare al centrosinistra purgandolo di Fassina, Sel e Cgil, significa sopprimerlo. Monti è l’anima più schiettamente liberista del centrodestra, fa la sua operazione ma è nostro avversario”.

Più sottile e sornione, come al solito D’Alema, che ha preferito la tecnica del bastone e la carota: “Il professor Monti, che ora punta il dito contro di noi, ha preso quello che fino all’ultimo ha sostenuto la vecchia gestione di Mps e ha contribuito a rovesciare il sindaco, e lo ha messo nella sua lista elettorale. E si mette pure a farci la morale. Siccome ho stima di Monti, sono sicuro che qualcuno ha preso la decisione alle sue spalle”.

Ed ecco le parole di Monti: ”Siamo elettoralmente avversari della sinistra e a maggior ragione della sinistra di Vendola, e ci preoccupa la forte influenza della Cgil sullo schieramento di Bersani”.