Napoli, il caos delle primarie del Pd. Cozzolino: “Mi faccio da parte”

Pubblicato il 13 Febbraio 2011 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – “Qualunque nuovo inizio per Napoli e per un centrosinistra che vuole costruire un’alleanza vincente non può prescindere dal 23 gennaio”: così scrive Andrea Cozzolino ai partecipanti alle primarie, a Pierluigi Bersani, Nichi Vendola e alle forze promotrici delle primarie per il candidato a sindaco di Napoli per il centrosinistra.

“Metterò a disposizione il mio risultato” solo se l’eventuale candidato di superamento sarà “credibile, autorevole e legittimo e saprà farsi interprete e rispettare tutte le storie e le forze che si sono riconosciute nella mobilitazione di queste settimane. Tutte a pari titolo e con pari dignità. Se non ci fosse questa intenzione e questa capacità unitaria, non c’è altra strada che tenere fermo il risultato delle primarie”.

La risposta di Bersani è chiara: “Si tratta di una dichiarazione di responsabilità politica che apprezzo e che antepone l’interesse della sua città alle pur legittime aspirazioni personali fondate sul consenso che è stato confermato anche nelle recenti primarie”, ha detto il segretario del Pd.

Ma Cozzolino ha scritto a Bersani per ribadire di ritenere “un fatto molto preoccupante che a tre settimane di distanza dal voto ancora non sia stato proclamato il vincitore delle primarie per il candidato a sindaco di Napoli. Ancora più preoccupante è che le primarie siano state usate per gettare fango su un’intera città da cui invece era arrivato un segnale forte di speranza, una voglia di reagire positivamente di fronte a tanti problemi”. “Si tratta di un atto compiuto in ragione – ha fatto notare ancora il leader dei democratici – di un obiettivo più alto e condiviso: il successo del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative”.

“Non si poteva più andare avanti in quelle condizioni – commenta Leonardo Impegno presidente del consiglio comunale di Napoli – Cozzolino avrebbe tirato troppo la corda e sarebbe stato un male per il Pd e l’intero centrosinistra”. “Ora, mettiamoci nella direzione giusta, che è quella di unire il centrosinistra, rafforzare il Pd e tentare, nonostante i limiti e gli errori degli ultimi anni, di battere il centrodestra”.