Vendola boccia il Monti bis: “Con lui crisi peggiorata, ha colpito alla cieca”

Pubblicato il 28 Settembre 2012 - 18:21 OLTRE 6 MESI FA
Nichi Vendola

ROMA – Nichi Vendola boccia l’ipotesi di un Monti bis perché sostiene che “con lui la crisi peggiora” e che “il suo governo ha colpito alla cieca”.  Monti “fa politiche che stanno peggiorando la situazione di crisi economica del Paese, perché stanno spingendo l’Italia verso una recessione ancora più buia e profonda. Come avviene in tutta Europa e ovunque si pensa di rispondere alla crisi tagliando il welfare, tagliando i diritti dei cittadini, tagliano i servizi sociali”. Monti bis? “È un’ipotesi che io contrasto – dice – Dire ‘se servo’significa immaginare altri scenari di crisi economica”.

“Con il decreto ‘Spending review’ e prima ancora con il decreto ‘Salva Italia’ – dice Vendola – il governo ha colpito alla cieca, ha tagliato servizi pubblici, ha colpito le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego, della scuola, dell’Università e della ricerca. Altro che lotta agli sprechi”.

”Un passo dopo l’altro – prosegue il leader di Sel – si è indebolita sempre di più la rete di protezione sociale considerata un costo da tagliare e si è cancellato il valore del lavoro pubblico: quello che consente agli ospedali di curare, alle scuole di educare, alle persone più deboli di essere assistite, agli uffici pubblici di esercitare la loro funzione e tutto ciò con l’apporto fondamentale di quei lavoratori precari,cancellati dalle scelte del governo. Per questo sosteniamo le ragioni dei lavoratori e delle lavoratrici che oggi sono scesi in piazza. Per noi – conclude Vendola – lo Stato sociale è una condizione per lo sviluppo, il valore del lavoro la condizione per la qualità del servizio pubblico, la lotta agli sprechi ,alla corruzione, al malaffare la scelta necessaria per ricostruire la coesione sociale”.

Vendola non svela però le carte sulla sua candidatura alle elezioni primarie del centrosinistra. ”Non sciolgo le riserve oggi. Ho deciso che nei primi giorni di ottobre, tramite un discorso pubblico, renderò noto se scendere in campo”.