Padoan: “Dove prendo i soldi per meno tasse”

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Marzo 2014 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA
Il ministro Padoan (Lapresse)

Il ministro Padoan (Lapresse)

ROMA – Dove li prende il ministro Padoan i soldi per far pagare a tutti meno tasse? Concentrare un intervento interamente sull’Irap o sull’Irpef. Ricavare 3-5 miliardi dalla spending reviez. Il tutto rimanendo entro il vincolo del 3% deficit/Pil imposto dall’Europa e rinunciando alla tassa sui Bot. Lo spiega il ministro, in alcuni punti, al Sole 24 Ore.

Irap o Irpef. L’obiettivo è ”concentrare tutto l’intervento in una direzione”, ”tutto sulle imprese, e quindi Irap e oneri sociali, oppure tutto sui lavoratori, attraverso l’Irpef”.

Spending review: 5 miliardi. Quanto alle coperture dai tagli alla spesa possono arrivare ”5 miliardi su base annua. La revisione della spesa è un’operazione complessa perché per essere davvero strutturale deve comportare anche una riforma dell’amministrazione e dei meccanismi di spesa, in modo da poter risparmiare e contemporaneamente offrire un miglior servizio ai cittadini. Ci poniamo nel solco triennale del piano Cottarelli. In questo ambito credo sia possibile fare per il 2014 qualcosa in più rispetto ai tre miliardi immaginati dal precedente governo. Diciamo che 5 miliardi su base annua è una cifra non irragionevole”.

Deficit/Pil, mai oltre il 3%. ”Sul deficit – sottolinea – non dobbiamo tornare oltre il 3%”. Il debito, aggiunge, va abbattuto e ”non perché ce lo chiede l’Europa ma per noi” e ”per i nostri figli”. “Siamo da poco usciti dalla procedura di infrazione grazie al fatto che siamo scesi sotto il 3% e questo ci dà più agibilità sul deficit. Ma non possiamo permetterci di tornare sopra il 3. Sarebbe un errore. Se sapremo crescere attraverso le riforme strutturali guadagneremo automaticamente più spazio sui conti pubblici”.

No tasse sui Bot: ”Sono tante cose molto diverse – dice – Per ciascuna bisogna valutare gli effetti sul gettito, ma anche l’impatto sul reddito delle famiglie e sui mercati. Ci riserviamo un approfondimento molto serio per decidere se intervenire”.