Padoan: “Italiani pagano troppe tasse. Ma il clima sta cambiando”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2014 - 00:49 OLTRE 6 MESI FA
Padoan: "Italiani pagano troppe tasse. Ma il clima sta cambiando"

PIer Carlo Padoan (Foto Lapresse)

ROMA – ”Gli italiani pagano troppe tasse“: il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, non loda le tasse come il suo predecessore Tommaso Padoa Schioppa. Intervistato da Giovanni Floris per Ballarò, Padoan ha ricordato che gli italiani pagano

“in media troppe tasse. Poi ci sono sperequazioni e una delle ragioni che stanno dietro gli 80 euro (di bonus in busta paga per i lavoratori dipendenti sotto i 25mila euro l’anno, ndr) è quella di aggredire queste sperequazioni. Spero che il clima stia cambiando”.

Un cambiamento auspicato anche per le banche e la stretta sul credito: 

”Le norme stanno per essere finalizzate e per come sono scritte escludono le basi per un ricorso. E’ interesse delle banche di dare credito, perché è uno dei due modi per fare profitti. E’ interesse di tutti che l’economia si riprenda e i debiti si disincaglino”.

Tornando al bonus di 80 euro, il ministro l’ha definito

”un’operazione che dà a molte famiglie italiane potere d’acquisto in un momento in cui c’è una ripresa fragile. E servirà per consumare di più ma anche per aumentare la fiducia. Dà risorse vere a famiglie e imprese, in tempi molto brevi e con coperture permanenti che andranno a regime dall’anno prossimo”.

Incalzato sulle somiglianze tra la riduzione dell’Imu, che poi ha portato la Tasi, e il nuovo bonus ha spiegato che

”l’elemento fondamentale di questa manovra è che il taglio delle tasse è finanziato da tagli di spesa e lo sarà a regime e questo rende credibile dal punto di vista della finanza pubblica la manovra”.

Così nell’orizzonte di tre anni

”daremo il pareggio strutturale non solo richiesto dall’Europa e questo metterà in pratica dei meccanismi che riteniamo aumentino la crescita, anche con le riforme del mercato del lavoro e della lotta all’evasione”.

Il ministro non ha nascosto che ci sono al momento misure ‘una tantum” ma ha spiegato che serviranno a ”far partire la maccanica, il circolo virtuoso”. ”Noi sappiamo dove trovare i soldi e li troveremo dove cerchiamo”.

E’ il caso dei tagli richiesti agli enti locali e alle regioni. ”Dovranno decidere loro”, ha spiegato.

”Riteniamo che ci sono margini di efficienza molto ampi. E se non lo faranno interverremo noi con tagli che saranno meno puntuali e più lineari, cosa che non ci piace e che non piace a nessuno”.

Ha spiegato che sul fronte dei pagamenti dei debiti delle Pubblica Amministrazione si punta a movimentare 20 miliardi, anche attraverso lo sblocco dei debiti delle regioni di essere fiducioso sui conti pubblici.

”Una cosa va detta: la finanza pubblica sta andando nella direzione giusta sia per deficit che per debito. Se il debito fosse più basso l’andamento dei conti pubblici darebbe un aggiustamento senza ulteriori misure da pagare”.