Panorama racconta: “Fini, Tulliani, Proietti-Cosimi e quei bonifici dalle Antille”

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 19:31 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

ROMA – Dalla casa di Montecarlo ai presunti affari con paradisi off-shore nelle Antille olandesi condotti da alcuni suoi dei collaboratori più stretti. A fare “le pulci” al presidente della Camera Gianfranco Fini, stavolta, è il settimanale Panorama in un lungo pezzo firmato da Giacomo Amadori, interamente riportato da Dagospia.

Spiega Amadori che un precedente articolo di Panorama sul tema ha già destato l’interesse delle procure di Roma e Tivoli. Gli uomini al centro dei presunti affari, secondo l’ex segretario particolare di Fini (oggi deputato di Fli) Francesco Proietti Cosimi e l’onnipresente cognato Giancarlo Tulliani. I due, secondo Amadori, avrebbero avuto rapporti da chiarire con la multinazionale del gioco legale Atlantis world group.

Nel dettaglio Panorama aveva parlato di versamenti per un totale di circa 480 mila euro dalla multi alla Kleis, società che farebbe riferimento Francesca Maria, figlia di Proietti Cosimi.

“Molti dei soldi inviati – spiega Amadori – tra il 2008 e il 2010 dalla Atlantis world alla Keis (per la precisione, si tratta di due tranche da 120 mila euro, più una terza da 240 mila) sarebbero stati riscossi in contanti dall’amministratore Alessandro Proietti Croce, cugino di Francesca Maria, subito dopo i bonifici caraibici. Si tratta di una serie di prelevamenti, ciascuno dell’importo di 30 mila euro, tutte uscite che Lanini non sarebbe riuscita a giustificare consultando i libri contabili dell’azienda. E le modalità di ritiro sono assai simili a quelle descritte da Panorama a proposito di un altro bonifico di 120 mila euro, inviato nel marzo 2006 dalla Atlantis world a un’associazione culturale di Subiaco (Roma)”.

Sulle indagini in corso, spiega Panorama, la Procura non si sbottona. Secondo Amadori le potenziali ipotesi di reato vanno dal riciclaggio alla corruzione, dalla bancarotta contabile (negli archivi della Keis mancano molti bilanci) a quella fraudolenta.

La Atlantis World, però, ha immediatamente querelato il settimanale Panorama anche se, al momento, non ci sono comunicati ufficiali che esprimano una posizione ufficiale della multinazionale.

Le carte della Keis, società adesso nelle mani del curatore fallimentare, sono, secondo Panorama “ricche di spunti non solo investigativi: per esempio aiutano a capire come Giancarlo Tulliani, il «cognato» di Fini, sia diventato un produttore di programmi per la Rai. Il 20 febbraio 2006 la Keis invia all’Atlantis una ricevuta per la sponsorizzazione dei concerti di Gigi D’Alessio a Subiaco e ad Anzio (del tutto incidentalmente, all’epoca buen retiro marino di Fini)”.

Secondo Amadori “a portare il cantante sui colli e sul litorale romano è sempre Proietti Cosimi. L’agente di D’Alessio è Giuseppe Afeltra, detto «Geppino», ex militante del Msi e poi vicino ad An: un professionista che conosce e frequenta il gotha della dirigenza del partito, Fini compreso («Lo avrò incontrato a 30 mila convegni»)”.

Scrive Panorama che “Geppino viene contattato quando c’è bisogno di un piccolo aiuto per la causa. Per esempio, D’Alessio ha cantato anche alla festa del Secolo d’Italia. Ma Afeltra si è occupato pure di un’altra missione: lo sbarco dei Tulliani nei palinsesti della Rai. La scalata inizia nel 2008. Fini sponsorizza il cognato in prima persona, come ha dichiarato il dirigente Rai Guido Paglia”.