Passera: “L’Iva a settembre non aumenterà. Non ci saranno altre tasse”

Pubblicato il 19 Giugno 2012 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA

Corrado Passera (Lapresse)

ROMA – ”L’Iva non aumenterà a settembre, così come non credo che la cosa da fare adesso sia introdurre nuove tasse. L’ammontare del peso fiscale è molto elevato e non vedo spazio per ulteriori interventi”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, parlando a Radio Anch’Io su Radiouno Rai.  ”L’operazione spending review ha l’obiettivo di evitare un intervento automatico di aumento dell’Iva che non avrebbe effetti positivi sull’economia. L’obiettivo rimane confermato”, ha aggiunto Passera.

”Il 2013 è nelle mani di Dio, facciamo bene il 2012”. Così il ministro dello Sviluppo economico ha risposto a chi chiedeva se nel 2013 si candiderà alle elezioni. Ad una candidatura ”non posso e non devo pensarci – ha aggiunto -. Questo governo tecnico non deve pensare al dopo perchè dobbiamo svolgere il nostro compito e guai a targare elettoralmente questo governo”. Ed ha aggiunto: ”Dobbiamo portare l’Italia al di là del guado”.

Occorre ”maggiore impegno per la crescita ma non abbiamo tutti con noi, gli incontri debbono servire per consolidare il fronte di coloro che si rendono conto che è necessario creare più lavoro in Europa”, ha detto il ministro aggiungendo che ”la Germania è portabandiera dei Paesi che danno importanza esclusiva alla disciplina dei conti. Il disagio occupazionale e l’insufficienza della crescita devono essere fronteggiate. L’Europa deve fare di più”.

Questo è il momento del ”vento contro, del timone da tenere con grande fermezza. Sappiamo che quello che dobbiamo fare non sono cose che creano facile consenso, sappiamo anche che questi mesi sono i più difficili perchè c’è tutto l’effetto di dieci anni di non crescita, l’effetto delle misure che abbiamo preso per i conti e che adesso mordono nella carne viva, c’è l’effetto di un’Europa che tarda a dare risposte unitarie”, ha detto Passera.

”Ridurre le tasse a quelli che le pagano è un obiettivo che abbiamo ma non è pensabile nel breve periodo. Per abbassare le tasse a chi le paga occorre creare le condizioni affinche’ tutti le paghino e sostenere la crescita economica per avere più gettito”, ha aggiunto il ministro.

”Sugli esodati dobbiamo risolvere la situazione”, ha detto Passera aggiungendo che ”sarebbe un bel segnale” arrivare al consiglio europeo di fine giugno con la riforma del lavoro approvata. ”Che ci sia una vasta area di italiani – ha aggiunto – che vogliono partecipare di più è un fatto oggettivo, che ci sia una legge elettorale che non aiuta perchè costringe a raggruppamenti forzosi, eterogenei, repellenti, correggo subito: che non incoraggiano, è un altro fatto oggettivo”.

”La politica ha creato migliaia di entità e società sia attaccate ai ministeri che agli enti locali. In questo grande mondo ci sono circa diecimila entità parapolitiche e ci sono miliardi da recuperare con coraggio e determinazione”, ha detto il ministro.