Pd, boom anomalo di iscritti da Catania a Torino. Sospetto “tessere fantasma”

di redazione Blitz
Pubblicato il 24 Ottobre 2013 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA
Pd, boom anomalo di iscritti da Catania a Torino. Sospetto "tessere fantasma"

Pd, boom anomalo di iscritti da Catania a Torino. Sospetto “tessere fantasma”

ROMA – A un mese e mezzo di distanza dal Congresso del Partito Democratico, fissato per l’8 dicembre, fioccano nuovi iscritti in tutta Italia. Il Pd da quando ci si è avviati nel pieno della fase congressuale, viaggia alla velocità di migliaia di nuovi scritti al giorno. Ma il boom anomalo di tessere ha insospettito la segreteria centrale: una pioggia di denunce sono pervenute dalla Sicilia fino al Piemonte per presunti “tesseramenti fantasma”. Il quotidiano la Repubblica racconta i casi più sospetti:

A Lecce le tessere del Pd sono arrivate già a quota 15 mila, doppiando il numero d’iscritti degli anni scorsi: “Ma in alcuni circoli l’incremento ha raggiunto il 400 per cento in più, segno che forse qualcosa non va”, dicono dalla commissione nazionale per il congresso, che in Puglia invierà adesso il deputato Roberto Morassut. Altra situazione anomala che farà scattare un controllo da Roma è quella della provincia di Torino: qui gli iscritti degli ultimi anni al Pd non hanno superato quota 10 mila, ma le tessere chieste dai circoli sono arrivate a 25 mila. Troppe per la commissione nazionale, che in Piemonte manderà come osservatore Giovanni Lunardon.

Le ipotesi di un selvaggio reclutamento ai soli fini elettorali aleggiano anche su Piacenza e Catania:

Nella città emiliana il problema riguarderebbe la platea dei delegati: “Ai 100 componenti dell’assemblea provinciale da eleggere la direzione ha aggiunto 39 componenti di diritto tra i dirigenti uscenti, falsando così il risultato del voto”, dicono dalla commissione nazionale per il congresso, che ieri ha discusso a lungo anche il dossier arrivato dalla Sicilia. A Catania il voto è stato annullato in tre circoli, dove era in testa il candidato renziano Mauro Mangano. La decisione è stata presa dalla commissione provinciale che ha denunciato “come molte persone si sono presentate accompagnate al voto da soggetti terzi che hanno perfino pagato le tessere”.