Bersaniani, Rottamatori, Filomontiani e Antimontiani: le 4 anime del Pd
ROMA – Bersaniani, Montiani, Rottamatori e Antimontiani: le anime del Pd sono almeno quattro e nel giorno dell’Assemblea nazionale del partito, proprio quando Silvio Berlusconi ha deciso di scendere ancora in campo mettendo partendo in quarta, le correnti democratiche si affrontano e si ritrovano sempre più distanti.
Ecco chi sono:
Bersaniani: Vasco Errani, Migliavacca, Orlando, Rosy Bindi, Massimo D’Alema, Anna Finocchiaro, Enrico Letta.
Rottamatori: Renzi, Ricchetti.
Montiani: Ceccanti, Boccia, Paolo Gentiloni, Pietro Ichino, Vassallo.
Antimontiani: Stefano Fassina, Damiano, Orfini.
Qualche giorno fa quindici parlamentari democratici in una lettera al Corriere della Sera hanno chiesto alla direzione nazionale del Pd che il partito porti i temi dell’agenda di Monti alla prossima legislatura.
”Intendiamo promuovere nel Pd una trasparente discussione sulle strade che vanno intraprese perché obiettivi e principi ispiratori dell’agenda del governo Monti – collocati dentro un disegno almeno decennale di cambiamento del Paese – possano travalicare i limiti temporali di questa legislatura e permeare di sé anche la prossima”.
Nel partito alcuni esponenti che si rifanno al gruppo dei Giovani Turchi hanno preso invece posizioni molto dure contro il governo.
Poi ci sono i rottamatori guidati da Matteo Renzi a premere per un ricambio generazionale. “I giovani del Pd – avverte il sindaco di Firenze – non faranno come Alfano”. “E’ stato desolante – dice – vedere tanti giovani del Pdl che si sono immediatamente rimessi in ordine appena Berlusconi ha detto ‘scendo in campo io’. Noi faremo l’opposto”.
Poi Renzi attacca frontalmente Bersani: “Rinviando il discorso sulle primarie tutto a settembre, Bersani pensa di metterci in saccoccia. Si sbaglia di brutto peché noi in questo mese ci organizziamo, ci organizziamo sul territorio e a settembre siamo pronti”.