D’Alema: “Potevo non candidarmi ma resto per fare un dispetto a Renzi”

Pubblicato il 10 Ottobre 2012 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA
Massimo D’Alema

ROMA – ”Avevo detto a Bersani di valutare assieme l’ipotesi che io non mi ricandidi al Parlamento. Ma ora no. Poi, naturalmente, parlerà il partito”. Massimo D’Alema, secondo quanto riferisce un retroscena della Stampa, ha deciso di restare nel partito per “fare un dispetto a Matteo Renzi, il quale ha sbagliato e continua a sbagliare. Si farà del male”.

”Sono stato a Matera per una iniziativa su Berlinguer: c’era il doppio della gente rispetto a quanta era accorsa ad ascoltare Renzi. Però i giornali non lo scrivono, perchè rottamare il Pd conviene a molti”, afferma D’Alema.

Il presidente del Copasir non risparmia critiche al sindaco di Firenze. ”La settimana scorsa Renzi è andato a Sulmona, in jet privato da Ciampino, poi una Mercedes. In camper c’è salito alle porte di Sulmona, ma quando è arrivato in piazza, tutti ad applaudire il giovane ribelle che altro che auto blu, lui viaggia in camper”.

”A me la parola rottamare non piace proprio per niente”, dichiara D’Alema, che smentisce di essere stato a sua volta un rottamatore. ”Non ho mai spinto verso il ricambio per sostituire qualcuno, per un fatto personale. Dopo Occhetto, il segretario poteva farlo tranquillamente Veltroni, e in ogni caso, nessuno riempì di insulti il leader uscente”.