Pd, Guglielmo Epifani: “Stop aumento Iva, no ricatti dal Pdl”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Settembre 2013 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA
Pd, Guglielmo Epifani: "Stop aumento Iva, no ricatti dal Pdl"

Guglielmo Epifani (Foto LaPresse)

ROMA – “Il governo fermi l’aumento dell’Iva“, dice Guglielmo Epifani, segretario del Pd, all’Assemblea del partito. Epifani ha poi avvisato il Pdl che le continue minacce e ricatti di caduta del governo “non sono più accettabili”. Il segretario del Pd ha proposto poi di convocare il congresso per l’8 dicembre.

Il segretario del Pd ha ribadito la necessità di fermare l’aumento dell’Iva, che peserebbe soprattutto sui ceti popolari: “Troverei fortemente sbagliato che dopo aver tolto l’Imu si vada ad aumentare un punto dell’Iva”.

Parlando del Pdl, Epifani ha dichiarato: “La caduta del governo mi pare fuori dall’orizzonte delle cose che possono convenire nell’ottica del centrodestra. Ma il rischio è quello di un logoramento, una fibrillazione continua, una minaccia e un ricatto continuo che si alterna alla blandizia. Non è accettabile”.

Epifani ha poi aggiunto: “Per mandare avanti un governo di servizio non è sufficiente la responsabilità di uno solo. Non siamo disponibili a rivedere lo stesso film dell’ultima parte del governo Monti. C’è un limite al trasformismo e all’opportunismo”.

Infine il segretario del Pd ha proposto “di fissare la data del congresso l’8 dicembre”, specificando che si tratta di una proposta visto che l’indizione spetta alla presidenza: “Ho riflettuto prima di arrivare a questa assemblea sul fatto che dobbiamo uscire da questa assemblea con qualche chiarezza sulla data” un compito che “spetta alla presidenza”, ma “io ho ascoltato e parlato con vicepresidenti e propongo di fissare la data dello svolgimento del congresso”.

Sul finanziamento ai partiti, Epifani sottolinea la necessità di un tetto a quelli privati: “Sul finanziamento ai partiti vogliamo far passare un principio chiaro, al di là delle distinzioni che abbiamo tra noi: non potremo mai accettare che si riduca fino a togliere il finanziamento pubblico ai partiti e non si può lasciare senza tetto il finanziamento privato dei partiti. Non si può alterare la corsa perché c’è chi corre con niente e chi corre con tanto”.