Pd, l’ex prefetto Serra: “Vado all’Udc, ma non mi vendo per tre mozzarelle”

Pubblicato il 30 Settembre 2010 - 08:17 OLTRE 6 MESI FA

Achille Serra

”Lascio il Pd e vado all’Udc”. A parlare è Achille Serra, ex prefetto di Roma, eletto in parlamento con il Pd, in un’intervista al Corriere della Sera, nella quale precisa che ha aspettato la fiducia per comunicare la sua decisione, ”per non essere coinvolto in questo squallido e vergognoso mercato parlamentare”. ”Non voglio confondermi – aggiunge – con gente che si vende per tre mozzarelle”.

Serra sottolinea che non è stato cercato dall’Udc ma è stato lui a cercare un’alternativa al Pd e poi riassume la sua storia. ”Dopo aver fatto la cavolata di entrare in Forza Italia, dopo due anni tornai a fare il poliziotto, con un governo di centrosinistra. Un rischio, potevano mandarmi a pulire i gabinetti”.

Cosa che non è accaduta, ”grazie a quel galantuomo di Napolitano – aggiunge – che mi ha fatto lavorare prima ad Ancona, poi a Firenze e Roma”. Di Veltroni, Serra dice ”è un fratello, non ce l’ho con lui” ma lamenta che dopo due giorni dal documento dei 76 ”era tutto un volemose bene”.

La decisione di migrare in un altro partito è arrivata quando l’ex prefetto ha sentito parlare di Nuovo Ulivo, ”sono rabbrividito”, afferma. Oggi, crede nell’Udc e ha chiesto a Casini garanzie. ”Mi ha detto che Cuffaro ormai è fuori – conclude.  Chi ha problemi con la giustizia deve essere cacciato a calci nel sedere” e non esclude che dal Pd potrebbero esserci presto altre fuoriuscite.

”Ho parlato con alcuni e in effetti c’è movimento. Qualcuno si sta guardando intorno e cerca una via d’uscita”.