Pd scissionisti: “Renzi ci ha solo bastonato”. Lui: “Fate fate, tanto non vi segue nessuno”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Febbraio 2017 - 08:43 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La scissione del Pd è cosa fatta, o almeno quasi. Emiliano prova infatti a tendere una mano: “La porta è ancora aperta se Renzi risponde…”. Il governatore della Toscana Enrico Rossi invece è più categorico: “Renzi ha alzato un muro e ci ha dato solo bastonate”. Da parte sua Renzi è però convinto che questa scissione sia un fuoco di paglia: “Andata andate, tanto non vi seguirà nessuno”. Per Fassino invece  la minoranza ci deve ripensare “o per il governo sarà vita difficile”.

“L’Assemblea è stata univoca nell’invocare responsabilità e unità. Io mi auguro ancora che i dirigenti della minoranza che hanno fin qui evocato la separazione accolgano l’appello a restare nel nostro partito e confrontarsi nel congresso”. Lo afferma l’ex segretario Ds Piero Fassino, intervistato da La Stampa. Fassino auspica che la decisione della scissione “non sia davvero ancora presa. Anche perchè – avverte – non riguarderebbe solo il Pd. Essendo un partito che esprime un progetto per la guida del Paese riguarda anche l’Italia”. Oggi, ragiona Fassino, “il governo Gentiloni è nella pienezza dei poteri e il Pd lo sostiene lo sosterrà con impegno. Mentre una scissione determinerebbe un quadro politico e parlamentare più difficile per la vita del governo”.

“La porta non è ancora chiusa, questo è chiaro. Ma se Matteo non risponde, non apre uno spiraglio, non dà un segnale di ascolto e di rispetto, non resta nei prossimi giorni che constatare questo atteggiamento e andare via. Se così sarà, è a Renzi che bisogna chiedere perchè ha provocato tutto questo”. Queste le parole del governatore della Puglia, Michele Emiliano, intervistato dal Messaggero. “Molti – ragiona Emiliano – non hanno ben chiaro il quadro che è emerso dall’assemblea appena conclusa, e pero’ e’ molto facile. Noi eravamo convinti che ci sarebbe stata una replica di Renzi. Nella quale Matteo, a cui continuo a volere bene e ci siamo dati il cinque alla fine del mio discorso, avrebbe accolto almeno in parte i rilievi che io, ma anche Epifani e altri, abbiamo fatto. Invece l’ha sentito lei Renzi? Io no e neanche tutti gli altri. Ha evitato di rispondere”.

Renzi ha alzato un muro e ci ha dato solo bastonate. La scissione è una sua scelta, non ci resta che prenderne atto”. E’ invece il pensiero del governatore della Toscana, Enrico Rossi, intervistato dal Corriere della Sera. Secondo Rossi, Renzi “è venuto con l’idea di darci una spinta. Non ha fatto neanche la replica, tutto il dibattito è stato organizzato per bastonarci e pure l’ultimo tentativo di Emiliano è stato stracciato”. Rossi esclude che vi siano divisioni nella minoranza, com’era sembrato dopo l’intervento di Emiliano in Assemblea: “I renziani hanno fatto un po’ di propaganda, ma c’è un comunicato congiunto che rende giustizia a Emiliano”, afferma con riferimento alla nota firmata ieri sera da lui stesso, dal governatore pugliese e da Roberto Speranza. Il soggetto che nascerà dalla scissione, secondo Rossi, potrà essere consistente: “C’è una bella fetta di popolo di sinistra che ha guardato a Grillo e che potrebbe votare per noi. Perchè dobbiamo essere piccoli? Puntiamo a diventare un grande partito”.