Pdl, Feltri: “Alfano? è una pecetta. Ci vorrebbero meno Minetti”

Pubblicato il 2 Giugno 2011 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 2 GIU – ”Questa di Alfano è una ”pecetta”, una misura presa in fretta e furia per dare un segnale ma non mi pare innovativo. Bisogna sapere cosa si vuol fare con quel partito: o lo si fa tornare ad essere una comitato elettorale molto agile, snello ed efficace come in passato; oppure lo si trasforma in un vero e proprio partito dove la selezione avviene per vie gerarchiche come in tutti i partiti. Le mezze misure non funzionano. Un po’ di democrazia non farebbe male all’interno del Pdl; se vogliamo anche un po’ burocratizzata”.

Così il direttore responsabile di Libero, Vittorio Feltri in diretta alla Zanzara su Radio 24. ”Minetti – ha aggiunto Feltri a Radio 24 – è come un foruncolo, una malattia. Per carità, a me piace, l’ho incontrata al ristorante e l’ho anche guardata con ammirazione, ma da qui a candidarla…”.

Feltri ha parlato anche del suo imminente trasloco a via Negri: “Dite che stanno già spostando le scrivanie nella sede del Giornale per farmi posto? Mi spiace io sono a Libero e non posso vedere cosa accade di là. Comunque non ho mai negato che mi abbiano fatto un’offerta. Sono anche stupito che i fatti miei vengano presi con tanta importanza. Belpietro sa anche lui che a un giornalista possono chiedere di cambiare testata. Quando dissi ‘sono andato via da 10 minuti dal Giornale e già mi sono sotto i coglioni’ scherzavo. Era una battuta, come quando i calciatori passano da una squadra all’altra e devono dire ‘ho cambiato maglia e la squadra di prima mi sta sulle balle’. Angelucci l’ho visto una settimana fa, abbiamo conversato amichevolmente come sempre, si è anche parlato di questa ipotesi in questione ma non è che sia caduto il tetto della casa, non è che siamo marito e moglie”.