Pdl: veline candidate alle europee, Fini attraverso la sua fondazione dice di no

Pubblicato il 28 Aprile 2009 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA

In lista d’attesa sono Barbara Matera, già “letteronza”, Angela Sozio, ex del Grande Fratello, Camilla Ferranti, reduce da “Incantesimo”, Eleonora Gaggioli, direttamente dai set di “Don Matteo” ed “Elisa di Rivombrosa”. Tutte inserite dal premier Silvio Berlusconi, che le definisce «volti nuovi e freschi». Quante e quali di loro finiranno anche in lista definitiva, quella dei candidato del Pdl alle europee? La stampa estera le ha battezzate “le ragazze di Silvio”, gli scommettitori inglesi accettano puntate. Il fenomeno politico e sociale non è più quello del favore del potente che premia un’avvenenza muliebre. Al contrario, questa avvenenza, questo identikit sociale e somatico appare come una chanche in più per l’accesso alla politica.

 

Non tutti concordano nel Pdl: «Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole, non sono nemmeno fragili esserini bisognosi di protezione e promozione da parte di generosi e paterni signori maschi, le donne sono, banalmente, persone. Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse» ha detto Sofia Ventura sul magazine FareFuturo, parole forti, tant’è che lo stesso Gianfranco Fini deve puntualizzare definendo “copmprensibili, ma eccessive e non totalmente condivisibili” le opionioni della Ventura.

I “battibecchi” tra Berlusconi e Fini non sono ormai una novità, ma questa volta l’atteggiamento del Cavaliere non piace proprio al Presidente della Camera, infatti la sua fondazione continua: «è una pratica di cooptazione di giovani signore con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in un’assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità».