Berlusconi e Bossi, c’è l’intesa: donne in pensione a 67 anni

Pubblicato il 26 Ottobre 2011 - 00:38 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi (Foto LaPresse)

ROMA – Silvio Berlusconi e Umberto Bossi hanno trovato la “semi quadra”: dopo estenuanti tira e molla hanno trovato l’accordo sulle pensioni. Bossi ha mantenuto il suo “paletto” sull’anzianità ma dà il via libera all’innalzamento graduale dell’età pensionabile delle donne a 67 anni entro il 2026. Berlusconi si presenterà all’Ue, quindi, chiedendo uno “sconto” e chissà se Bruxelles accetterà. Lo stesso Bossi si dice pessimista e già parla di crisi imminente. Nel frattempo Nicolas Sarkozy non ci crede e dice: “L’Europa non è mai stata così vicina all’esplosione”.

La lettera, inviata anche al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, contiene un articolato programma di iniziative che l’Italia sottoporrà all’Unione europea. L’Europa vuole risposte entro mercoledì, il governo risponderà con questa lettera composta da 15 pagine del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai partner comunitari. Sulle pensioni ci sarà solo la promessa di innalzare l’età pensionabile delle donne nel privato entro il 2026, così da equipararla a quelle del settore pubblico. Per il resto nella missiva rientrano misure sulle liberalizzazioni, sulle privatizzazioni, sulle semplificazioni normative a vantaggio delle imprese e sul piano delle infrastrutture. L’annuncio è arrivato nella notte dopo il vertice di maggioranza convocato dal premier dopo le fibrillazioni nate lunedì nella maggioranza sull’ipotesi di una revisione del sistema pensionistico.

Tra le opzioni il premio a chi resta, ovvero il meccanismo volontario degli incentivi, premiato con un incremento del 2,5% all’anno per chi resta al lavoro. Si anticiperebbe inoltre l’attuale percorso di un anno. Dal 2012 si andrebbe in pensione di anzianità con 62 anni e 35 di versamenti. Sono invece circa 500 mila i baby pensionati in Italia. Potrebbero scattare interventi come già sugli assegni d’oro.

In ambienti dell’esecutivo si conferma anche che Berlusconi andrà mercoledì a Bruxelles per illustrare le iniziative che il governo intende prendere per combattere la crisi economica. Nel frattempo sta limando la lettera che sarà recapitata ai vertici comunitari. Dicono anche che Berlusconi si è detto convinto che domani a Bruxelles le misure che andrà ad illustrare riceveranno il via libera e l’intesa con la Lega allontanerà così la crisi di governo che nel corso della giornata non era stata esclusa dagli esponenti della maggioranza nel caso la Lega Nord non fosse stata d’accordo nel modificare la previdenza.

Solo che l’Europa vuole che l’Italia riformi le pensioni, e Berlusconi gliel’ha dovuto promettere. Ora che la Lega lo ha costretto a chiedere uno “sconto” e con un foglietto scritto di sole intenzioni, l’Ue si accontenterà? Al termine di un’altra giornata di passione, è stato lo stesso Bossi a dire: “L’intesa c’è”, ma “il governo rischia ancora la crisi”. Rischia la crisi perché bisogna vedere se l’Europa accetterà una misura soft.