Piemonte, M5S Davide Bono e Fabrizio Biolè tra gli indagati per peculato

Pubblicato il 19 Aprile 2013 - 18:10| Aggiornato il 31 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Anche due consiglieri del Movimento 5 Stelle tra gli indagati nella maxi inchiesta sulle spese pazze della Regione Piemonte. Si tratta di Davide Bono e Fabrizio Biolè. Quest’ultimo, in realtà, è uscito in polemica dal M5S e ora fa parte del gruppo misto. Ai due è  contestato il peculato. Secondo le accuse, infatti, i due avrebbero usato i buoni benzina della Regione per raggiungere i luoghi delle manifestazioni No Tav in Valsusa.

Nel complesso gli indagati sono oltre 50 e tra loro figura anche il Governatore Roberto Cota.   L’ipotesi di reato avanzata dalla Procura di Torino è di peculato. I consiglieri avrebbero usato in modo irregolare – spesso per scopi personali – i finanziamenti annuali erogati dalla Regione per i rimborsi spese dell’attività politica dei gruppi consiliari. L’inchiesta ribattezzata Sprecopoli era iniziata lo scorso autunno dopo l’arresto di Fiorito in Lazio.

Il presidente della regione Cota, che risulta tra gli indagati, ha dichiarato: “Mi sono già recato spontaneamente dai pm per chiarire la mia posizione. Non un euro è finito sul mio conto corrente e in questo senso la Procura non ha mosso contestazioni”.