Pier Paolo Baretta: “No aumento Iva, almeno per i prossimi 3 mesi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Settembre 2013 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA
Pier Paolo Baretta: "No aumento Iva, almeno per i prossimi 3 mesi"

Pier Paolo Baretta (Foto Lapresse)

ROMA – “L’aumento dell‘Iva non si può evitare per sempre”. “Ma non ci sarà nei prossimi tre mesi”: il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, gela gli animi. A “Nove in punto”, trasmissione di Radio 24, Baretta ha spiegato che entro ottobre, e comunque entro la legge di stabilità (la vecchia Finanziaria) “il governo deve trovare 2 miliardi per la seconda rata dell’Imu, 1 miliardo per l’Iva e un altro miliardo circa per la Cassa integrazione e per il rifinanziamento delle missioni all’estero, sperando che non si aggiungano altre emergenze”.

Intervistato dal Messaggero, Baretta aveva già spiegato che “l’aumento può essere sospeso per altri tre mesi, così si può entrare nel vivo di questa discussione, coinvolgendo anche le associazioni dei consumatori per arrivare dal 2014 a rivedere la tassazione dei vari beni e servizi”. Sarà poi necessario ”intervenire sull’attuale assetto delle aliquote. Il governo farà di tutto per evitare l’aumento Iva a ottobre. Però non si può rinviare all’infinito una rimodulazione dell’imposta, che dovrà anche tenere conto delle indicazioni europee: spostare il carico fiscale dalle persone alle cose e ridurre la frammentazione delle aliquote”.

Gli stessi temi sono stati ribaditi lunedì mattina: ”Entro fine mese bisogna trovare 1 miliardo per evitare l’aumento dell’Iva”, ”bisogna fare di tutto perché come effetto immediato avrebbe delle complicazioni” ma ”non si può evitare di aumentarla per sempre” anche perché ”l’Europa che ci ci chiede di spostare le tasse dalle persone alle cose”, ha ricordato.

Sul tavolo, ha sottolineato Baretta, c’è ”un pacchetto importante” di misure che hanno bisogno ”di copertura” che non si può affrontare ”sfogliando i pezzi uno alla volta”. Il governo può durare ma deve fare un chiarimento politico, anche noi al Ministero dell’Economia dobbiamo porre con forza la questione delle priorità, perché non si trova un miliardo e mezzo in 20 minuti”.

Per trovare le risorse, ha spiegato, bisogna da un lato ”superare un pezzo di corporativismi che tutti abbiamo” dall’altro andare avanti con i tagli e la riorganizzazione complessiva della spesa”. Per il sottosegretario, ad esempio, la questione delle deduzioni e detrazioni, nel complesso ”250 miliardi di euro per oltre 700 voci” è ”arrivata al capolinea” ed è ”arrivato il momento di metterci mano”. Così come alla spending review: ”I tagli dell’altro giorno sono semilineari nel senso che non sono a pioggia su tutti ma su alcuni ministeri, non la scuola, esclusa da qualsiasi taglio”. Per andare avanti però ”ci vuole una sensibilità collettiva e un salto di qualità” che è ”difficile in una condizione di instabilità politica costante”.

Secondo Baretta la deducibilità dell’Imu per i capannoni e gli immobili legati all’attività di impresa va recuperata nella legge di stabilità. “Dobbiamo confermare l’impegno preso con le imprese già nella legge di giugno. La deducibilità deve essere un punto costitutivo per l’Imu già dal 2014”.