Primarie Pd a Roma, Napoli, Trieste, Bolzano, Grosseto…

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Marzo 2016 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA
Primarie Pd a Roma, Napoli, Trieste, Bolzano, Grosseto...

Primarie Pd a Roma, Napoli, Trieste, Bolzano, Grosseto… (Foto Ansa)

ROMA – Primarie Pd in sei città, dove e come si vota. Dopo la tornata milanese a febbraio, domenica 6 marzo gli elettori del centrosinistra sono chiamati ai gazebo di Roma, Napoli, Trieste, Bolzano, Grosseto e Benevento per scegliere il candidato sindaco.

Un’imponente prova organizzativa ma, soprattutto, il tentativo di riavvicinare il “popolo del centrosinistra” dopo il trauma di Ignazio Marino a Roma e le spaccature a Napoli.

ROMA – Proprio quella della capitale è la sfida più difficile, a cominciare dalla riconquista dei propri militanti; potrebbe aiutare il fatto che sono “primarie vere”, dove specie due candidati se la giocano: Roberto Giachetti e Roberto Morassut, entrambi provenienti dalle esperienze del cosiddetto “modello Roma”. Il primo è stato nella Giunta Rutelli, il secondo in quella di Veltroni. Oltre a loro, anche Gianfranco Mascia, dei Verdi, Stefano Pedica, del Pd, il generale Domenico Rossi (Ds-Cd) e Chiara Ferraro.

NAPOLI – Se a Roma è Giachetti il candidato che piace a Renzi, a Napoli lo è Valeria Valente. Nel capoluogo partenopeo la discesa in campo di Antonio Bassolino non è apprezzata dalla segreteria Nazionale. Terzo “incomodo”: Marco Sarracino.

TRIESTE – A Trieste si confrontano il sindaco uscente Roberto Cosolini e il senatore Francesco Russo, vicino alla presidente Debora Serracchiani.

BOLZANO – A Bolzano la corsa è a quattro: Renzo Caramaschi, Alessandro Huber, Sandro Repetto, Cristina Zannella.

GROSSETO E BENEVENTO – Tre invece i candidati in lizza a Grosseto (Paolo Borghi, Lorenzo Mascagni e Francesco Giorgi) e due a Benevento (Raffaele Del Vecchio e Cosimo Lepore): due città, queste ultime, storicamente difficili per il centrosinistra.

CHI VOTA – Come in tutte le precedenti primarie anche in queste potranno votare anche i sedicenni e gli stranieri regolarmente residenti. Ma per evitare polemiche analoghe a quelle di Milano o di Napoli cinque anni fa, a causa della partecipazione di cittadini cinesi, questa volta gli stranieri per votare hanno dovuto registrarsi entro sabato.