Quirinale: spesa per 2012 è pari a 245,3 milioni, come l’anno precedente

Pubblicato il 12 Febbraio 2012 - 15:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La spesa complessiva prevista, al netto degli effetti meramente contabili delle partite di giro, dei fondi di riserva e della restituzione di 5.016.000 euro al Ministero dell’economia per il 2012, ammonta a 245,3 milioni di euro (237,2 al netto anche delle ritenute previdenziali a carico del personale), rimanendo sostanzialmente invariata rispetto sia al dato del bilancio assestato 2011 sia a quello dell’iniziale bilancio di previsione dello stesso anno. E’ quanto si legge nel documento di previsione di bilancio del Quirinale.

”Esaminando più analiticamente l’andamento della spesa per il personale in servizio e in quiescenza, che costituisce l’88,3% della spesa complessiva, si rileva che la spesa per il personale in servizio registra un calo rispetto al bilancio assestato del 2011, passando da 136,1 a 132,8 milioni di euro (53,07% della spesa complessiva). Il dato del bilancio assestato 2011 risultava peraltro in aumento rispetto all’iniziale bilancio di previsione dello stesso anno (129,4 milioni), a causa degli adeguamenti retributivi connessi alla concentrazione di numerosi passaggi di qualifica da parte del personale a seguito di selezioni interne e soprattutto del minore ricorso al pensionamento anticipato per effetto della relativa riforma”.

”Quanto alla spesa pensionistica – prosegue il documento – che, come è noto, per gli organi costituzionali rimane a carico dei rispettivi bilanci e ovviamente ricomprende anche la corresponsione di trattamenti pensionistici risalenti nel tempo – la sua incidenza sul complesso della spesa si riduce invece dal 37,8% del bilancio di previsione 2011 al 35,2% del 2012, registrando quindi un’importante inversione di tendenza. L’onere complessivo per i trattamenti di quiescenza passa infatti dai 92,3 milioni stanziati nel bilancio di previsione 2011 a 88,2 milioni di euro, per effetto del ricordato minor numero di pensionamenti anticipati e delle penalizzazioni previsti dalla recente riforma”.

La spesa per beni e servizi, pari a 24,2 milioni di euro (9,7% della spesa totale), cresce di 1,3 milioni di euro rispetto all’assestato 2011 a causa di aumenti dovuti all’incremento del tasso d’inflazione, all’aumento degli oneri fiscali (aliquota IVA ordinaria e tributi locali), nonché  alle spese per le celebrazioni del 150/mo anniversario dell’unità d’Italia e per la intensificazione degli interventi diretti al restauro e alla manutenzione della dotazione immobiliare e degli arredi, nonché alla fruizione del Palazzo del Quirinale da parte del pubblico.

Infone, la nota di bilancio del Quirinale per il 2012 spiega che le economie conseguite con le misure adottate autonomamente a partire dall’inizio del settennato ammontano complessivamente a circa 60.500.000 euro al 31 dicembre 2011.