Rai, saltato tetto stipendi manager. Dall’Orto, Maggioni…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2015 - 12:25 OLTRE 6 MESI FA
Rai, saltato tetto stipendi manager. Dall'Orto, Maggioni...

Rai, saltato tetto stipendi manager. Dall’Orto, Maggioni…

ROMA – Il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto è retribuito con uno stipendio di 650mila euro annui per tre anni senza bonus legati ai risultati; il presidente Monica Maggioni conserva i 270mila euro annui che prendeva da direttore di Rainews cui si aggiungono il gettone da consigliere di 66mila euro, 336mila euro annui e un contratto a tempo indeterminato. Ma i dirigenti delle società pubbliche non dovevano essere pagati al massimo con 240mila euro lordi annui?

E’ vero che la Rai ha investito l’Avvocatura dello Stato circa l’applicabilità di questo sforamento? Sono le domande rivolte in una interrogazione parlamentare da Michele Anzaldi, Pd, lo stesso che aveva invitato senza mezzi termini Bianca Berlinguer a lasciare la poltrona al Tg3 accusato di non aver capito chi è che comanda in Italia.

Domande retoriche, suggerisce Claudio Marincola sul Messaggero, perché da una parte la Rai approfitta di una legge varata dal governo Letta nel 2014 che esentava dal limite sugli stipendi fissato dal governo Monti a 240mila euro annui le società pubbliche che emettono titoli.

Poche ore dopo il parere dell’Avvocatura dello Stato – dovete restituire i soldi che eccedono il limite – la Rai si quotava in Borsa ed emetteva titoli. La Rai ha una posizione che ritiene inattaccabile sul tetto agli stipendi dei dirigenti valido per tutte le società pubbliche ma non per se stessa: la Rai è un’azienda quotata e le retribuzioni sono decise dal mercato e quindi è giusto che per i più bravi fra i manager, quelli che portano risultati finanziari importanti, guadagnino più dei 240mila euro lordi annui stabiliti dalla legge 201 licenziata nel 2011 dal governo Monti.

L’entità degli stipendi è sempre stata top secret «per non alterare il gioco delle concorrenze» e perché creerebbe «una evidente asimmetria nel settore televisivo», come ebbe a spiegare dopo essere stata interpellata l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. L’ex dg Gubitosi in audizione a San Macuto rivelò che il suo stipendio ammontava a 650 mila euro lordi (lo stesso compenso del suo successore, Campo Dall’Orto) che 3 dirigenti superavano i 500 mila euro, 1 tra 400 e 500 mila, 4 tra i 300 e 400 mila e 32 tra i 200 e 300 mila mentre tra i 322 giornalisti-dirigenti uno solo superava i 500 mila, 3 tra i 400 e il 500 mila e 34 tra i 200 e i 300 mila. (Claudio Marincola, Il Messaggero).