Reddito cittadinanza: come averlo a sbafo. Ma in tv uomo Caf svela acqua calda

di Lucio Fero
Pubblicato il 30 Gennaio 2019 - 09:18 OLTRE 6 MESI FA
Reddito di cittadinanza: come averlo a sbafo. Ma in tv uomo Caf svela acqua calda

Reddito cittadinanza: come averlo a sbafo. Ma in tv uomo Caf svela acqua calda (nella foto, un frame della trasmissione Non è l’Arena)

ROMA – Reddito di cittadinanza: come averlo a sbafo. Gran rumore e clamore mediatico e politico (si potrebbe dire gran rumore in casa Casta) per le parole se non proprio carpite di certo un po’ scippate ad un uomo dei Caf. E quindi mandate in onda dalla versione politica della tv del dolore, insomma Non è l’Arena su La 7.

Gran rumore in casa Casta perché ministro Di Maio si è indignato e offeso e ha gridato, se non al complotto, quasi. Insomma al boicottaggio del Reddito di cittadinanza mediante tv. Gran rumore in casa Casta perché l’uomo del Caf è tal Sandro Russo che in un Caf, quello di Palermo, opera. E quel Caf fa capo alla Cgil. E quel signor Russo è anche consigliere comunale del Pd in un Comune, sia pur piccolo. Ecco quindi, tutto torna: Cgil e Pd si mobilitano a sgambettare Reddito di cittadinanza. Anche per così dire agendo fallosamente, niente meno che spiegando alla gente come si fa a prenderlo a sbafo il Reddito di cittadinanza.

Ma cosa si è sentito davvero in tv per bocca dell’uomo del Caf? Si è sentito che se una coppia convivente, entrambi con redditi ufficialmente bassi ed entrambi ovviamente senza lavoro ed entrambi dotati di Isee nei limiti quantitativi contemplati dalla legge, si muove in maniera tale da risultare ciascuno con una residenza diversa dal partner, allora di Reddito di cittadinanza ne intasca due. Non proprio una rivelazione. Anzi una banalità, una ovvietà stante il testo di legge. Un piccolo buco, una piccola falla nelle proclamate intenzioni “anti divano” da parte del governo. Ma è lì, evidente a tutti.

Ha detto ancora l’uomo del Caf (lui sostiene pensando di parlare con un collega della Cgil e non con un giornalista camuffato) che i controlli saranno scarsi in quantità e non particolarmente agguerriti ed efficienti in qualità. sai che rivelazione, che scoperta…Ufficialmente l’Inps ha cinque giorni cinque di tempo dall’arrivo della domanda di assegnazione del reddito di cittadinanza. Cinque giorni per verificare correttezza Isee del richiedente, incrociare con banche date bancarie, di Comuni e Regioni e Catasto e controllare appunto se il richiedente è davvero senza reddito, lavoro e patrimonio che possano dirsi tali. Cinque giorni perché dal 6 marzo si fa domanda e da inizio maggio bisogna pagare e il 26 maggio si vota. Cinque giorni per controllare milioni di domande. Sarà un generale visto si paghi almeno per il primo scaglione di domande, almeno per i più svelti di fatto nessuno controllerà. E non ci vuole l’uomo del Caf per svelarlo.

L’uomo del Caf ha svelato in tv l’acqua calda. Ha detto che il livello e la possibilità materiale dei controlli nel Sud d’Italia non impediranno che lavoro nero e reddito di cittadinanza vengano cumulati da una stessa persona. E che del reddito di cittadinanza ci sarà chi ne approfitterà, le vie burocratiche non mancano.

Tanto vero e tanto noto che lo stesso governo e Di Maio in persona hanno voluto e fortemente sventolano i sei anni di galera per chi imbroglia suol reddito di cittadinanza. Sei anni di galera, pena altissima. Proporzionata in senso inverso al numero di coloro cui sarà comminata. Chissà se Di Maio nelle sue letture ha mai incontrato un classico, Manzoni, le “grida”, quegli editti dei governanti che intimano e minacciavano severissimi divieti e implacabili punizioni, tanto più severi e implacabili quanto di fatto inapplicabili. La gente del secolo dei Promesso Sposi lo sapeva, lo sa anche la gente di oggi. Entrambe le genti si regoleranno di conseguenza.

Sommessamente, altro (si fa per dire) scoop dell’acqua calda si può qui suggerire. Diecimila navigator da assumere, seimila di questi a chiamata diretta e attraverso non meglio precisato e precisabile colloquio. Saranno seimila assunzioni di partito. Più o meno come quelle storicamente in Rai. Non che i seimila saranno o dovranno essere tutti di M5S o Lega. Ma saranno M5S e Lega con i loro uomini sul territorio a…veicolare le assunzioni a chiamata diretta. Chi sta cercando di essere assunto come navigator già lo sa e già si sta regolando di conseguenza. Soli i giornalisti e i ministri aspettano di scoprire l’acqua calda in televisione.