Referendum autonomia: in Veneto è quasi plebiscito (98% di sì). Lombardia: caos scrutini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Ottobre 2017 - 09:21 OLTRE 6 MESI FA
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Referendum autonomia: in Veneto è quasi plebiscito (98% di sì). Lombardia: caos scrutini

MILANO – Referendum per l’autonomia. Quasi plebiscito in Veneto con il 57,2 per cento degli elettori alle urne. Il sì è al 98 per cento. In Lombardia invece spoglio a rilento per problemi tecnici e affluenza intorno al 40% (qui il quorum non era richiesto) con il sì al 95%. Astensione record a Milano. “Un risultato storico” ha commentato il governatore del Veneto. Maroni in Lombardia annuncia: “Nessuna gara con Zaia, ora uniamo le forze per la battaglia del secolo”. “Il governo è pronto ad avviare una trattativa”, risponde Gian Claudio Bressa, sottosegretario per gli Affari regionali.

A volere più competenze e risorse per la Regione è la maggioranza assoluta dei veneti. Poco prima delle 4 sul sito della Regione Lombardia un cartello-comunicato informava che si erano registrate “alcune criticità” nella fase di riversamento dei voti nelle voting machine. I numeri sarebbero più bassi di quelli annunciati da Maroni e cioè una stima di affluenza sul 38-39% con una percentuale di Sì del 95,3%.

“Noi chiediamo tutte le 23 materie, e i nove decimi delle tasse“, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, parlando del contratto che il Veneto presenterà al Governo per chiedere maggiore autonomia, dopo il referendum. “Incontreremo il presidente del Consiglio Gentiloni – ha spiegato – quando il nostro progetto sarà pronto”. “Nelle ultime 48 ore – ha aggiunto con ironia – ci arrivavano le fatture dal ministero, ma è storia passata. Il Veneto è disponibile al dialogo col governo e a diventare laboratorio dell’autonomia”.

Voto elettronico, in Lombardia, ma con ritardo dei dati a partire da quelli dell’affluenza e numerosi disguidi. Per conoscere quante persone erano andate a votare alle 12 (in tutto l’11,06%) nella Regione di Roberto Maroni si è dovuto aspettare fino alle 17, mentre il dato del Veneto dove si è votato con metodo tradizionale (quasi il doppio della Lombardia, il 21,1%) è arrivato alle 12,30. E il dato sull’affluenza alle 19 sul 90 per cento delle sezioni (il 30,5%) è stato annunciato in Lombardia alle 19.45, in Veneto alle 1915. Una situazione che ha scatenato le critiche del segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri. “È una situazione indecente, gli elettori lombardi non possono essere presi in giro così per un referendum costato il triplo di quello veneto”. Nella sezione in cui ha votato Salvini, una delle tre voting machine è risultata non funzionante all’avvio delle operazioni di voto e per questo sostituita.