Referendum/ Parisi a Bossi, cambiamo legge prima di farlo

Pubblicato il 4 Maggio 2009 - 15:55| Aggiornato il 18 Maggio 2009 OLTRE 6 MESI FA

«Se Bossi dice che sta scrivendo una nuova legge elettorale vuol dire che riconosce finalmente anche lui che in quella che Calderoli ha definito ‘una porcata’ c’è qualcosa che non va».

È quanto afferma Arturo Parisi, leader degli ulivisti nel Pd e tra i promotori del referendum, come si legge da un lancio dell’Agi.

«Bossi riconosce pure – aggiunge – che senza il referendum lui avrebbe finito per lasciare ‘la porcata’ esattamente così com’è. Chi vuole cambiare la legge attuale sa quindi già da oggi che l’unico modo per cambiarla è votare sì al referendum».

«Ma visto che Bossi  – prosegue Parisi – è disposto a cambiare la legge attuale dopo il referendum, perché non considera di evitare il referendum cambiandola prima, magari approvando con una legge di un solo articolo il ritorno al Mattarellum

«Il brevissimo tempo impiegato prima – conclude l’esponente referendario – a modificare la legge europea, e nei giorni scorsi a deliberare il rinvio del referendum al 21 giugno, dimostra che quando si vuole si può».