Regionali Sicilia, Vittorio Sgarbi si ritira: “Sto con Musumeci”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2017 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA
Regionali Sicilia, Vittorio Sgarbi si ritira: "Sto con Musumeci"

Regionali Sicilia, Vittorio Sgarbi si ritira: “Sto con Musumeci”

PALERMO – Vittorio Sgarbi si ritira dalla corsa a governatore della Sicilia. Il leader del movimento Rinascimento, fondato con l’ex ministro Giulio Tremonti, ha deciso di accettare l’invito di Nello Musumeci, candidato del centrodestra alle regionali del prossimo 5 novembre, a non disperdere le forze in campo.

“Ho iniziato una lunga campagna elettorale – ha spiegato Sgarbi – per le politiche di primavera con il movimento Rinascimento: la Sicilia è il punto di partenza di questa lunga stagione nella quale intendo innalzare gli italiani a una più alta considerazione del loro patrimonio artistico come valore di coscienza nazionale. Il progetto politico della lista di Musumeci, a partire dal nome ‘Diventerà bellissima’ va nella stessa direzione e potrà trovare una sua continuazione, dopo le elezioni siciliane, nella stretta connessione ideale con Rinascimento”.

“A questa distinzione io credo – ha aggiunto il critico d’arte – Sono quindi disponibile a una collaborazione attiva e politica con la sua candidatura a presidente e con il suo progetto di governo della bellezza, in un rapporto diretto e fiduciario”.

“Accolgo l’invito del presidente Musumeci – conclude Sgarbi – espresso nelle forme e nei modi più rispettosi e civili, con vera ansia di raggiungere obiettivi comuni, e con l’eleganza che ne caratterizza, sul piano personale, politico e della cortesia istituzionale, l’azione”.

Sgarbi,  già sottosegretario nel governo Berlusconi, aveva annunciato la proprio candidatura con l’appoggio di alcuni assessori designati, in una conferenza stampa-show del 12 settembre. Tra i nomi in squadra c’erano Morgan, Contrada, Chiambretti, Paolo Becchi e Ferdinando Imposimato. “Nella mia squadra – aveva detto – vorrei anche Vladimir Luxuria, la Sicilia deve diventare meta del turismo gay”. Puntava al 15 per cento.

Sul nuovo alleato aveva detto: “Porterò via voti a Musumeci perché io ho una storia e lui non c’è l’ha. Musumeci alle 22 già dorme, io sono vivo”