Milano. Curia attacca Pisapia: “Registro unioni civili porterà la poligamia”

Pubblicato il 22 Luglio 2012 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
Giuliano Pisapia (Foto LaPresse)

MILANO – “Il registro delle unioni civili apre alla poligamia”. La Curia di Milano attacca così l’iniziativa del sindaco Giuliano Pisapia, che sarà votata dal consiglio comunale il 23 luglio. Pisapia risponde che il registro è un “debito elettorale” nei confronti dei cittadini che lo hanno votato, motivo per cui un dietro front è escluso.

La polemica sulle unioni civili tra Comune e Curia è iniziata lo scorso marzo, quando l’arcivescovo di Milano Angelo Scola dichiarò: “Mi pare che operazioni di questo tipo possiedano una preoccupante connotazione ideologica”. Una bocciatura a cui Pisapia replicò prontamente, parlando di “diritti per tutte le realtà familiari” e dichiarando che “il registro delle unioni civili sarà realtà entro la fine del’anno”.

La preoccupazione della Curia che si estende anche ai possibili costi del registro che graverebbero, secondo il -vicepresidente dell’unione dei giuristi cattolici Mattia Ferraro, sul bilancio comunale: “Non è dato sapere quanto costerà ai cittadini, in tempo di crisi qualsiasi onere aggiuntivo per la finanza pubblica è gravoso”. Una preoccupazione che ha ricevuto una replica secca dal Comune: “Il registro è a costo zero”.

E così alla vigilia del voto, che ha visto un apertura nei giorni scorsi da parte dei laici del Pdl ed in risposta un’astensione dei cattolici del Pd, la polemica di riaccende e si fa viva più che mai. E dai timori ideologici dela poligamia e del riconoscimento delle coppie omosessuali, la Curia arriva alla preoccupazione per i costi, con Angelo Colzani che incalza: “Il sostegno alla famiglia è una necessità da porre con più decisione”. Affondo a cui risponde l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino: “In questi mesi il Comune ha portato a 24 milioni le risorse per il sostegno al reddito”.