Renzi: “Non aumenteremo benzina per finanziare ricostruzione terremoto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Settembre 2016 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
Renzi: "Non aumenteremo benzina per finanziare ricostruzione terremoto"

Renzi: “Non aumenteremo benzina per finanziare ricostruzione terremoto”

ROMA – Terremoto, per la ricostruzione “non aumenteremo il costo della benzina né allargheremo le maglie sul gioco d’azzardo e sulle slot”: il premier Matteo Renzi interviene così, nel dodicesimo giorno dal sisma che ha fortemente colpito l’Italia centrale e provocato 295 vittime.

“Abbiamo chiesto al Rettore di una delle migliori università al mondo per l’ingegneria e l’architettura, il Politecnico di Milano, di venire a darci una mano nella gestione del progetto Casa Italia – anticipa poi il premier sulla sua enews – Il Rettore, professor Azzone, ha accettato e già da martedì incontreremo a Palazzo Chigi i vari soggetti interessati, dalle associazioni ambientaliste fino agli ordini professionali, dai sindacati fino alle associazioni di categoria”.

La Cgia ricorda che “sono 5 gli incrementi delle accise sui carburanti introdotti in questi ultimi 48 anni per recuperare le risorse da destinare alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Dal 1970 (primo anno in cui sono disponibili i dati sui consumi dei carburanti) al 2015 gli italiani hanno versato nelle casse dello Stato 145 miliardi di euro nominali (261 miliardi di euro se attualizzati)”. Stavolta Renzi assicura: “Non sprecheremo i soldi del contribuente”.

Dalla Cina, prima di ripartire per l’Italia dopo il G20, il presidente del Consiglio ha reso noto che  comincerà la “fase di dialogo e ascolto” per quanto riguarda la ricostruzione del dopo terremoto e che appena rientrato incontrerà il commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, “per fare il punto della situazione”. “L’Italia – ha scritto poi Renzi nella sua Enews – deve cambiare anche nelle modalità di reazione alla tragedia. Siamo tra i più generosi e bravi nell’emergenza, dobbiamo diventarlo anche nella prevenzione e sul lungo periodo. Per me il progetto Casa Italia deve essere uno sforzo comune del Paese, che continuerà per molti anni”.

Da qui l’appello affinché “su questo progetto non ci siano polemiche di parte e rinnovo l’appello perché tutte le forze politiche portino le proprie proposte, le proprie idee, il proprio contributo”.