Renzi: “Non mandate i buffoni in Europa”. Grillo: “Farai fine di Monti e Letta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2014 - 17:38| Aggiornato il 19 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Renzi: "Non mandate i buffoni in Europa. Alle imprese bisogna abbassare le tasse"

Matteo Renzi (LaPresse)

ROMA – Uno Matteo Renzi, va in tv per dire che non “bisogna mandare in Europa i buffoni”. L’altro, Beppe Grillo, replica da Verona dicendogli che “farà la fine di Monti e Letta”, ovvero degli ultimi presidenti del Consiglio non eletti e scomparsi dalla scena politica dopo pochi mesi.

Domenica 18 maggio Renzi è ospite de L’Arena condotta da Massimo Giletti su RaiUno ed affronta vari temi, dalle elezioni Europee alla crisi al prelievo fiscale. “Non mandate in Europa i buffoni”, attacca Renzi, spiegando che alle imprese “bisogna abbassare le tasse”.

Il premier, ad una settimana dalle elezioni rincara la dose contro Grillo: “C’è una parte delle forze politiche che punta a insultare, non a cambiare l’Italia, e che scommette sulla sconfitta del Paese”.

“Prima di essere del Pd, di Forza Italia, di M5S dobbiamo ricordarci di essere italiani”, aggiunge il premier – segretario del Pd. Poi continua ad attaccare il leader dei Cinquestelle: “Mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo”, pensando “che le persone siano il pubblico e sotto sotto se la rida sotto baffi pensando che qualcuno ci creda davvero”.

In vista del voto del 25 maggio aggiunge: “Non mandate i buffoni in Europa”, domenica prossima “si vota tra due schieramenti: da un lato i gufi – che sperano che il Pil vada male – e dall’altra ci siamo noi, che siamo imperfetti, ma siamo dei ragazzi che hanno cercato di fare qualcosa in 80 giorni”. Ecco le questioni sollevate da Renzi durante l’intervista, punto per punto:

GLI 80 EURO IN BUSTA PAGA – “Gli 80 euro sono per sempre, e in parte arrivano dal taglio del costo della politica. In parlamento ci sono delle forze politiche che fanno ostruzionismo, non ci mettono in difficoltà, ma puntano solo ad insultare e non scommettono sulla ripresa dell’Italia”.

LAVORO – “Io non sto simpaticissimo ai sindacati ma quando si tratta di creare e salvare posti di lavoro sono pronto a fare accordi con chiunque. Io sono il premier di un Paese che ha bisogno di tornare a sperare. Nelle prossime settimane grandi gruppi industriali internazionali daranno il segnale della loro presenza in Italia. A me importa quanto posti di lavoro riusciranno a creare per i nostri giovani”.

SULLE TANGENTI E IL CASO EXPO – “Io non accetto che ci siano tangenti” spiega il Premier che aggiunge: ” Mi strappa il cuore di mano” vedendo che gli arrestati “sono gli stessi di 20 anni fa. Se tu sei condannato per corruzione, tu nei palazzi della politica non devi mettere più piede”, dice Renzi sul caos Expo, e il ‘daspo’ – aggiunge – deve scattare con la “condanna definitiva”.

RAFFAELE CANTONE E GLI STRUMENTI PER IL PRESIDENTE DELL’AUTORITA’ ANTICORRUZIONE – Secondo Renzi, Cantone “non è  Non e’ un supereroe, ma il presidente di una Authority prevista tre governi fa e che però nessuno ha fatto. Ora si tratta di capire: non può essere un sostituto del pm a Milano ma neanche un passatimbri, daremo dei poteri particolari”. Sul potere di revoca, Renzi spiega che “va verificato dal punto vista amministrativo. Bisogna essere molto seri”.