Renzi si è dimesso. Al via le consultazioni di Mattarella

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2016 - 20:06| Aggiornato il 8 Dicembre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Renzi si è dimesso. Da giovedì 8 le consultazioni di Mattarella

Renzi si è dimesso. Da giovedì 8 le consultazioni di Mattarella

ROMA – Matteo Renzi si è formalmente dimesso da presidente del Consiglio. Salito al Quirinale alle 19 di mercoled’ 7 dicembre, subito dopo il suo intervento alla direzione del Pd al Nazareno, è stato ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, questa volta, non ha rifiutato le dimissioni, come fatto lunedì scorso, vista la necessità di approvare la legge di bilancio.

Adesso tocca al Quirinale la gestione di una crisi difficile, che si apre a due settimane dal Natale. La prima del settennato di Sergio Mattarella. Al Colle un colloquio di meno di tre quarti d’ora. Poi l’annuncio del segretario generale della presidenza della Repubblica.

Con le dimissioni di Renzi si apre ufficialmente la crisi di governo. Oggi giovedì 8 dicembre, alle 18 inizieranno le consultazioni del capo dello Stato per stabilire il da farsi. I primi ad essere sentiti dal capo dello Stato saranno il presidente del Senato, Pietro Grasso, la presidente della Camera, Laura Boldrini, e il presidente emerito Giorgio Napolitano. Le consultazioni si chiuderanno sabato con Forza Italia, M5s e Pd.

Prima di salire da Mattarella, Renzi è intervenuto alla Direzione del Pd che si è aperta con un lungo applauso. “Lo consideriamo un ringraziamento al segretario e presidente del Consiglio per il lavoro dei mille giorni”, ha detto il presidente Matteo Orfini.

Renzi ha preso poi la parola: “Siamo il partito di maggioranza relativa. Dobbiamo dare una mano al presidente della Repubblica”. La linea è “governo di tutti” per fare la legge elettorale e anche per affrontare un 2017 pieno di impegni internazionali, “perché il Pd, in un tempo non lontano, ha già pagato il prezzo della solitudine”; o elezioni dopo la sentenza della Consulta, “perché il Pd non ha paura di niente e di nessuno. Non ha paura della democrazia e dei voti”.

Renzi ha aggiunto che dopo le consultazioni al Quirinale la delegazione Pd riferirà alla direzione “perché a quel punto si possa discutere in modo democratico e chiaro del percorso da scegliere. Non ci sono soluzioni scodellate, si parla e decide qui dentro. Il Pd non fugge da democrazia e trasparenza e ha l’abitudine di non fuggire nemmeno dallo streaming”.

Renzi ha annunciato che non tornerà al Quirinale per le consultazioni. La delegazione Dem sarà guidata da Lorenzo Guerini, uno dei due vicesegretari, e composta anche dal presidente Orfini e dai capigruppo Rosato e Zanda. Per ora, niente dibattito in Direzione sulla sconfitta nel referendum e sui rapporti interni. Ma, dopo la chiusura della crisi, il confronto ci sarà e sarà “duro e trasparente”, ha anticipato il segretario.