Renzi toglie il segreto di stato sulle stragi. Grillo: “Balla, sono carte note”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Aprile 2014 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA
Renzi toglie il segreto di stato sulle stragi. Grillo: "Balla, sono carte note"

Renzi toglie il segreto di stato sulle stragi. Grillo: “Balla, sono carte note” (foto LaPresse)

ROMA – Formalmente si chiama “declassificazione”. In sostanza significa che tutti gli atti relativi a stragi come Ustica, Italicus, Piazza della Loggia, Piazza Fontana e affini  non saranno più coperte dal segreto di stato.

Il premier Matteo Renzi ha infatti firmato, alla presenza del sottosegretario Marco Minniti e del direttore del Dis Giampiero Massolo, la direttiva che dispone la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Pateano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, Stazione di Bologna, rapido 904.  “Un dovere verso le famiglie”, il commento del premier

Secondo quanto stabilito nel Comitato interministeriale per la Sicurezza della Repubblica  dello scorso venerdì la direttiva consente il versamento anticipato di carte classificate in possesso di tutte le amministrazioni dello Stato che rappresentano un importante contributo alla memoria storica del Paese.

I documenti verranno versati secondo un criterio cronologico (dal più antico ai tempi più recenti), superando l’ostacolo posto dal limite minimo dei 40 anni previsti dalla legge (fatto che vale per tutte le Amministrazioni) prima di poter destinare una unità archivistica all’Archivio Centrale. “Con l’atto odierno trova concreta applicazione la legge 124/2007 in un aspetto rilevante come quello del riconoscimento degli archivi dell’intelligence come patrimonio a disposizione degli studiosi, del mondo dell’informazione e di tutti i cittadini”, osserva il sottosegretario Minniti.

La firma di Renzi non è apprezzata da Beppe Grillo che sul suo blog subito contrattacca:

“Dopo gli 80 euro, il job act per una vita da precario e altre promesse da imbonitore, Renzi dilaga perfino nel cuore nero dell’Italia: quello delle stragi senza colpevoli.

Secondo Grillo, infatti,

il golpista” del PD non sa di cosa sta parlando e meno che mai lo sa Repubblica: infatti il segreto di stato non è opponibile – per legge! – nelle inchieste sulle stragi. Non esistono carte riguardanti le stragi che siano state negate ai magistrati. 

Quelle di cui parla Renzi sono tutte arrivate nelle mani dei Pm nell’ultimo ventennio e, pur svelando qualcosa di importante, non hanno certo portato alla verità. I colpevoli non sono stati trovati, anzi nell’ultimo processo per la strage di Brescia – che ha attinto a piene mani e liberamente agli archivi dei servizi e della Presidenza del Consiglio – gli indagati sono stati assolti. Mentre Piazza Fontana è ormai un caso chiuso e nulla al momento fa pensare ad una riapertura. E buona parte sono state acquisite dalle commissioni parlamentari di inchiesta ma poi messe in scatola e basterebbe rendere pubbliche quelle senza annunci falsi e roboanti. Le carte di cui parla Renzi sono quindi desecretate e in molti casi già consultabili.