Carcere Pianosa, dietrofront di Alfano. Prestigiacomo: “Non riapre”

Pubblicato il 6 Novembre 2009 - 18:01 OLTRE 6 MESI FA
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Il ministro della Giustizia Angelino Alfano

Dietrofront del ministro Alfano sul carcere di Pianosa: il penitenziario toscano non riaprirà. A darne notizia è stato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha sottolineato euforicamente che il caso «è risolto». L’annuncio del ministro della Giustizia, che si era detto pronto a riaprire le celle della prigione, aveva scatenato la discussione all’interno della maggioranza.

I più acerrimi oppositori alla riapertura del carcere erano stati proprio la Prestigiacomo e il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli: la prima sosteneva che il penitenziario di Pianosa e quello dell’Asinara sono due «gioielli della natura» e come tali preservati. Matteoli ha invece sottolineato «quanto sia pesato in termini di costi alle casse statali tenerla aperta fino a qualche anno fa».

Nell’annunciare il cambio di idea da parte di Alfano, la Prestigiacomo ha aggiunto che saranno studiate «soluzioni alternative che non coinvolgano gioielli naturalistici e paesaggistici».

Nel frattempo, però, il presidente del Senato, Renato Schifani si era detto favorevole all’ipotesi di Alfano di riaprire le carceri di Pianosa e dell’Asinara. Schifani, che comunque auspicava una «mediazione» tra le posizioni divergenti all’interno della maggioranza, ha affermato che «il ministro Alfano fa bene a porsi il problema del rigore sempre maggiore del carcere duro». Secondo Schifani «il tema che si pone Alfano è condivisibile e va sostenuto».

Dopo la chiusura del carcere nel giugno del 1998, Pianosa, chiamata dai reclusi l’ “isola del diavolo”, era tornata ad accogliere detenuti nell’autunno del 2004: erano circa 10, provenienti dal carcere di Porto Azzurro, all’Elba, e svolgevano lavori di manutenzione.