Riforma dei processi: sprint del Pdl, si parte con intercettazioni ed avvocati

Pubblicato il 21 Ottobre 2009 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA

Bocciato il Lodo Alfano, il Pdl accelera sulle riforme legate alla giustizia: entro la metà di dicem­bre, il Senato approverà il disegno di legge sulle in­tercettazioni e la riforma dell’ordine forense, i due provvedimenti ritenuti indispensabili per poter poi cambiare le regole del processo penale.

Questo è l’accordo sulla ta­bella di marcia parlamen­tare uscito da un incon­tro tra il ministro della Giustizia Angelino Alfa­no e Filippo Berselli, pre­sidente della Commissio­ne Giustizia di Palazzo Madama. «Non ci saran­no pause», sottolinea Berselli.

Le riforme previste però sono in realtà tre: la prima riguarda le intercettazioni che saranno possibili solo in presenza di “evidenti indizi di colpevolezza”. Il secondo disegno di legge è sulla riforma del processo penale la quale prevede che una sentenza passata in giudicato non può essere usata come elemento di prova in altri processi se non per reati di mafia e terrorismo.

Terzo ed ultimo disegno di legge riguarda l’ordine degli avvocati che secondo i piani del Governo dovrà assicurare la parità tra accusa e difesa. “Gli avvocati avranno più potere per bilanciare quello che già hanno i Pm” ha spiegato Berselli, che ha poi aggiunto: “Arriveremo ad una vera parità tra le parti del processo, senza che ci possano essere mai più sbilanciamenti”, ovvero ciò che lo stesso Silvio Berlusconi ha più volte definito come “una necessità”.